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42 è la risposta

16/03/2017 834 views 9 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Quarantadue è la risposta, ma quale è la domanda? Gli scienziati dell'Università di Zurigo hanno voluto sondare come le cellule immunitarie si adattino all'assenza di gravità ed hanno quindi mandato con ESA un esperimento sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Tutta la vita sulla Terra si è evoluta con la gravità ma la maggior parte va bene nello spazio, compresi gli astronauti. Durante la sua missione sulla Stazione Spaziale nel 2015, l'astronauta ESA Samantha Cristoforetti ha scongelato delle cellule immunitarie congelate da mammiferi e le ha sistemate nella centrifuga Biolab dell'ESA, che genera gravità artificiale.

Le cellule sono state lavorate per ricreare diversi livelli di gravità, da zero ai livelli che proviamo sulla Terra, permettendo ai ricercatori di comparare i campioni e di escludere altri fattori nei risultati.

"Anche se le cellule immunitarie sono andate in disordine in assenza di peso, esse hanno reagito ultra rapidamente e si sono completamente riprese nel giro di 42 secondi" riporta Oliver Ullrich, professore all'Università di Zurigo.

Come per ogni buon esperimento scientifico, la risposta solleva ancora più domande, come ad esempio in che modo le cellule mammifere senza alcuna esperienza evolutiva di assenza di peso siano in grado di adattarsi così rapidamente. Qualunque la risposta possa essere, la prospettiva per un volo abitato di lunga durata è positiva.

"C’è speranza che le nostre cellule siano in grado di far fronte molto meglio alla gravità zero di quanto in precedenza pensato" conclude il Prof. Ullrich.

I risultati sono stati pubblicati su Nature e sono disponibili con licenza open access qui:http://www.nature.com/articles/s41598-017-00119-6

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