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Immagine EO della Settimana: Morfologie della Namibia

06/05/2024 57 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Questa immagine potrebbe ricordare la superficie di Marte, ma in realtà è stata acquisita dalla missione Copernicus Sentinel-2 e rivela lo straordinario territorio della Namibia nord-occidentale.

Effettuate lo zoom per esplorare questa immagine alla sua piena risoluzione o selezionate i circoletti per saperne di più.

Namibia
Namibia

L'area qui mostrata comprende parte delle regioni di Kunene ed Erongo, due delle 13 regioni della Namibia. Il fiume Ugab, visibile come una linea bianca e tortuosa che taglia il centro dell'immagine, segna chiaramente il confine tra Kunene (a nord) ed Erongo.

Questa immagine a falsi colori è stata acquisita nell'aprile 2024 ed è stato utilizzato il canale del vicino infrarosso di Copernicus Sentinel-2 per evidenziare la scarsa vegetazione di questo paesaggio desertico estremamente arido. Macchie rosse di vegetazione sono riconoscibili lungo il corso principale dell'Ugab.

L'Ugab è un fiume effimero, in quanto scorre sopra la superficie del suo letto sabbioso solo pochi giorni l'anno. Tuttavia, le sue acque sotterranee rappresentano un'importante risorsa per la fauna selvatica, tra cui si annovera il raro elefante del deserto.

La Namibia è rinomata non solo per il suo paesaggio spettacolare, ma anche perché offre indizi sulla storia del movimento delle placche tettoniche in questa parte dell'Africa.

Diverse caratteristiche geologiche significative dominano questa immagine.

La formazione circolare di colore marrone chiaro, sulla destra, risalta sulla piana circostante: si tratta del Massiccio del Brandberg, una montagna granitica che raggiungendo i 2.500 metri è uno dei punti più alti della Namibia. Ha avuto origine durante la frattura del Cretaceo Inferiore, che ha portato all'apertura dell'Oceano Atlantico meridionale.

Nella valle del fiume Ugab, l'impressionante affioramento visibile nei toni del blu è il sistema di torbiditi di Zerrissene, composto da rocce sedimentarie e piegate e che si estende per quasi 2.700 kmq.

Il bordo a forma di anello del cratere Messum è visibile al centro dell'immagine in basso. Contrariamente al suo aspetto, il cratere non si è formato a causa dell'impatto di un meteorite o di un asteroide, ma è parte di un vulcano collassato. Con un diametro di oltre 20 km, è costituito da due cerchi concentrici di colline che circondano un'ampia conca pianeggiante.

La presenza umana nell'area è minima. Le linee dritte e bianche che attraversano il paesaggio sono strade, un impercettibile promemoria del fatto che questa regione non è tuttavia del tutto disabitata.

In collaborazione con Rivista Geomedia.

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