Una mappa della galassia e un'occhiata più attenta al nostro "vicinato"
Uno dei progetti più ambiziosi di ESA consiste nella compilazione di una mappa quanto più possibile accurata di un miliardo di astri della nostra galassia.
Uno dei progetti più ambiziosi di ESA consiste nella compilazione di una mappa quanto più possibile accurata di un miliardo di astri della nostra galassia.
L'agenzia intende lanciare entro il 2010 Gaia, un veicolo spaziale che trasporterà due delle telecamere più sensibili mai realizzate.
La rilevazione dell'imponente numero di corpi celesti previsto dal programma, alcuni dei quali di luminosità molto debole, durerà cinque anni. Altri tre anni saranno poi necessari per la programmazione di un modello computerizzato tridimensionale di grandi dimensioni che non mostrerà soltanto la posizione aggiornata degli astri, ma anche la direzione del loro moto, il loro colore e la loro composizione chimica.
Grazie a Gaia sarà possibile vedere la galassia e ogni corpo celeste che ne fa parte in modo del tutto nuovo. Questa iniziativa intende produrre la mappa stellare definitiva, un catalogo astrale che possa essere utilizzato da tutte le future missioni spaziali.
Inoltre, grazie alla straordinaria sensibilità delle telecamere di cui è dotata Gaia, sarà finalmente possibile rilevare oggetti finora del tutto sconosciuti. Oltre alle stelle, la missione consentirà di individuare altri corpi celesti di luminosità molto debole, oppure situati in regioni della volta celeste ancora relativamente inesplorate.
Un'area interessante del firmamento che Gaia consentirà di osservare meglio sarà proprio il ‘punto cieco’ presente tra il Sole e l'orbita terrestre.
Dalla Terra, quest'area può essere osservata soltanto durante il giorno (e anche in quel caso soltanto nelle giornate senza copertura nuvolosa), ma è molto difficile individuare oggetti di dimensioni minori quali gli asteroidi, perché il bagliore del Sole li rende virtualmente invisibili.
Può accadere che questi asteroidi talvolta passino a distanze abbastanza ravvicinate da provocare una certa preoccupazione, tuttavia talvolta è assolutamente impossibile individuarli con i telescopi terrestri prima che si allontanino a sufficienza dal Sole. Un grande gruppo di asteroidi, noto come gli Aten, trascorre la maggior parte del proprio tempo tra l'orbita terrestre e il Sole.
Sappiamo veramente poco di queste famiglie di asteroidi che seguono una stessa orbita. Si tratta di gruppi che intersecano regolarmente l'orbita terrestre, fatto che li rende una minaccia potenziale, sebbene la maggior parte di loro non costituisca un rischio vero e proprio per il pianeta. Tuttavia, vogliamo capire il motivo per cui si trovano in quella posizione, la loro origine e la loro composizione.
Grazie alla sua posizione vantaggiosa e alla incredibile qualità delle sue telecamere, Gaia rappresenta la soluzione ideale per tenere sotto controllo gli Aten e altri sciami di asteroidi che possono sfiorare la Terra.
Ma asteroidi e altri oggetti del sistema solare rappresentano una frazione minima degli oggetti che Gaia dovrà studiare. L'individuazione di questi corpi celesti è infatti solo un effetto secondario, ancorché positivo, dell'obiettivo primario di Gaia, ovvero la misurazione di posizione, moto e composizione di centinaia di milioni di astri della nostra galassia.
Grazie a queste informazioni potremo formulare nuove ipotesi sul ciclo vitale della nostra galassia e sul suo futuro.