L’Emilia Romagna

La popolazione si concentra in grandissima misura nella fertilissima parte pianeggiante anche se il 52% del territorio è collinoso e montagnoso.

L'immagine, acquisita da Envisat il 17 luglio 2011, mostra nitidamente lo sfruttamento intensivo della pianura, l'ampia area coperta dai rilievi collinosi e di montagna e, in blu scuro vicino al mare, le Valli di Comacchio.

Quest'ultima è una zona lagunare particolarmente interessante. Nate intorno al X secolo a causa dell'abbassamento del suolo (subsidenza) e dell'impaludamento della zona costiera, le Valli erano riempite di acqua dolce. A partire del XVI secolo si riempirono progressivamente di acque marine, diventando così valli salmastre. Le Valli si formarono anche perché tempo fa il delta del Po si trovava molto più a sud rispetto ad adesso. Ma il fiume, sbarrato dai suoi stessi detriti, risalì a nord lasciando una vasta area paludosa. Le valli costituiscono una delle zone umide più estese in Italia ed ospitano più di 300 specie di uccelli.

L'Emilia Romagna presenta anche vaste aree boschive. Queste si trovano in massima parte lungo la dorsale appenninica che ha nel Monte Cimone la sua vetta più alta. Comunque, importanti boschi, prevalentemente di conifere, quali le pinete di Classe e di San Vitale, sono presenti lungo il litorale. L'Emilia Romagna confina con numerose regioni:la Lombardia, il Veneto, il Piemonte, la Liguria, la Toscana e le Marche, nonché con la piccola ed antica Repubblica di San Marino.

L'immagine, acquisita dallo strumento ottico MERIS, è stata modificata rispetto all' originale per evidenziare i confini della regione. Questo effetto si ottiene sovrapponendo all'immagine satellitare uno strato con la forma della regione e scurendolo leggermente in modo da farla risaltare rispetto allo sfondo.