ESRIN a porte aperte per la Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica
Nell'ambito della XIX Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica promossa dal Ministero italiano dell’Università e della Ricerca (MIUR) dal 23 al 29 marzo, l'ESRIN, il Centro per le Osservazioni della Terra dell’ESA, che sorge in prossimità di Frascati (Roma), apre le porte alle scuole medie superiori per la mattinata di venerdì 27 marzo.
Anche quest’anno i ragazzi e le ragazze delle medie superiori hanno l’opportunità di “toccare con mano” le frontiere della ricerca spaziale europea e gli uomini e le donne che ne sono protagonisti. A partire dalle 9.00 sono previsti due turni di visite, ciascuno dei quali di circa due ore. Per partecipare è necessaria la prenotazione. Le iscrizioni sono possibili fino a esaurimenti posti. Per visualizzare il programma clicca qui
Ricco il contorno della visita: dopo una veloce introduzione sulle attività dell’ESRIN, saranno presentate le attività spaziali europee, utilizzando come spunto i lanci del 2009, le tipologie di satelliti che saranno lanciati e le loro orbite a cui sono destinati.
L’anno, infatti, proclamato dall’UNESCO Anno Internazionale dell’Astronomia, cui partecipano più di 100 paesi, si presenta piuttosto intenso, “attraverso l’osservazione del cielo, si invitano i giovani a riscoprire il proprio posto nell’Universo, il senso profondo dello stupore e della scoperta, le ricadute e l’importanza della scienza sulla vita quotidiana e sugli equilibri globali della società”.
Marzo vedrà la messa in orbita del satellite GOCE (Gravity field and steady-state Ocean Circulation Explorer), di lunghezza pari a cinque metri, il primo di una serie di satelliti di osservazione della Terra chiamati Earth Explorer. Queste missioni di entità ridotta sono sviluppate in risposta diretta ad una serie di aspetti relativi alle scienze della Terra identificati dalla comunità scientifica e contemporaneamente sono una dimostrazione della nuova tecnologia spaziale. GOCE ne è certamente all’altezza: la struttura sottile e altamente tecnologica incorpora svariati record sia in termini di design che di uso di nuove tecnologie per la mappatura del campo gravitazionale terrestre.
Il satellite è stato progettato per orbitare ad appena 250 km sopra la superficie della Terra, fendendo quel che resta dell’atmosfera grazie alla insolita forma aerodinamica. Questo satellite ad orbita bassa è la prima missione che utilizza la tecnologia del gradiometro nello spazio. Il principio comprende la misurazione delle differenze di accelerazione su distanze brevi tra un insieme di masse di prova all’interno del satellite che rispondono a piccole variazioni nella 'spinta gravitazionale' della Terra, durante il viaggio lungo il suo percorso orbitale.
I dati acquisiti dal GOCE porteranno la comprensione di una tra le principali forze della natura della Terra ad un nuovo livello . La migliore conoscenza del campo gravitazionale è uno dei pilastri su cui si regge la comprensione della Terra e dei suoi meccanismi. Eseguendo la mappatura del campo gravitazionale con precisione senza precedenti, la missione GOCE realizza una vasta serie di affascinanti nuove possibilità per i campi dell’oceanografia, della fisica dei solidi terrestri, della geodesia e delle ricerche marine, migliorando anche la nostra comprensione del cambiamento climatico.
Nei mesi successivi l’evento principale sarà il lancio, previsto per la primavera, di due telescopi spaziali di grande rilevanza scientifica: Herschel e Planck, destinati a operare da un punto molto particolare del sistema Terra-Sole, detto punto L2 (punto lagrangiano secondo), distante dalla Terra circa 1,5 milioni di km in direzione opposta al Sole rispetto al nostro pianeta. I due satelliti saranno portati in orbita attraverso un unico razzo-vettore, un Ariane 5, dallo spazioporto di Kourou.
Herschel ha uno specchio principale di 3,5 metri di diametro, che raccoglierà la radiazione infrarossa: è un modo diverso, e in gran parte inesplorato, di osservare il cosmo. Gli astronomi ritengono di poter sfruttare telescopi come Herschel per ricavare informazioni sulle sorgenti più fredde dell’universo e investigare l’epoca in cui le galassie dovevano ancora nascere.
Planck è invece la prima missione europea per lo studio della cosiddetta radiazione cosmica di fondo, la radiazione - oggi osservata nelle microonde - che fu emessa dall’universo circa 300 mila anni dopo il Big Bang, quando ancora le prime galassie o le prime stelle erano lontane dal nascere.
La visita a ESRIN si conclude con l’esperienza del Teatro della Realtà Virtuale (VRT), dove i giovani ospiti potranno assistere agli stupefacenti filmati 3D realizzati con i dati satellitari dell’ESA.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
ESA-ESRIN Corporate Communication Office Tel: +39 06 94180953 o +39 06 94180959