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10 anni di preparativi per ’Armageddon’

14/02/2024 382 views 1 likes
ESA / Space in Member States / Italy

È uno scenario reso celebre dal film del 1998 «Armageddon»: viene avvistato un asteroide in rotta di collisione con la Terra, e gli esperti si affrettano a pianificare una missione spaziale per raggiungere l'asteroide e mitigare il pericolo. È un classico della fantascienza, ma sapevate che esiste davvero un gruppo che si occupa di raccomandare una tale risposta nella vita reale? E questa settimana festeggia il suo decimo compleanno.

Chelyabinsk un decennio dopo: gli asteroidi invisibili del Sole
Chelyabinsk un decennio dopo: gli asteroidi invisibili del Sole

Quando l'asteroide di Chelyabinsk ha colpito i cieli sopra la regione degli Urali, in Russia, nel febbraio 2013, ha evidenziato la fragilità dell'umanità. 

Con una massa di circa 12.000 tonnellate e una dimensione di 19 metri, l'asteroide di Chelyabinsk è stato il secondo più grande asteroide a colpire la Terra nell'ultimo secolo. Colpendo l'atmosfera superiore con una angolazione ridotta e ad alta velocità, si è disintegrato, provocando un'onda d'urto che ha ferito più di 1.500 persone e danneggiato 7.300 edifici. Molte persone sono state ferite anche da frammenti volanti di vetro mentre si affacciavano alle finestre per vedere cosa stesse accadendo.

Per uno strano scherzo del destino, l'asteroide di Chelyabinsk ha colpito lo stesso giorno in cui il gruppo di lavoro sugli Oggetti Vicini alla Terra del Comitato delle Nazioni Unite per l'uso pacifico dello spazio si è riunito a Vienna per mettere a punto una raccomandazione alle Nazioni Unite su come difendere la Terra da possibili impatti degli asteroidi.

Durante questo incontro, gli esperti della Terra hanno gettato le basi per la formazione di due organismi internazionali che permetterebbero una risposta veramente globale al rischio di impatto di un asteroide: l'International Asteroid Warning Network (IAWN) e lo Space Mission Planning Advisory Group (SMPAG; pronunciato come «same page», inglese per «stessa pagina»).

Mantenere l'umanità sulla «stessa pagina»

Mitigazione: asteroide in rotta di collisione
Mitigazione: asteroide in rotta di collisione

SMPAG e IAWN celebrano ora il loro decimo anniversario: la prima riunione di SMPAG si è svolta il 6-7 febbraio 2014 e la prima riunione di IAWN ha avuto luogo nel gennaio dello stesso anno.

IAWN è coordinata dalla NASA: si tratta di una collaborazione mondiale di osservatori, analisti e modellatori di asteroidi. Quando un asteroide viene rilevato in rotta di collisione con la Terra, IAWN valuta il tempo di impatto, la posizione e la gravità.

È compito della IAWN informare SMPAG e i governi nazionali tramite le Nazioni Unite e fornire le informazioni sull'asteroide necessarie per pianificare una missione spaziale reattiva e per le agenzie di preparazione e risposta ai disastri civili.

SMPAG è presieduta da ESA: funge da forum per le agenzie spaziali mondiali e coordina la risposta spaziale della Terra al pericolo.

Valuta la possibilità di utilizzare missioni spaziali (che generalmente non prevedono trivellatori) per studiare, deviare o distruggere un asteroide in arrivo di dimensioni superiori a 50 metri e con una probabilità di impatto superiore all'1%. Fornisce poi consulenza ai responsabili decisionali sulle possibili azioni da intraprendere.

Nessun rallentamento per i difensori planetari di ESA

L'orbita di Apophis deviata dalla gravità terrestre
L'orbita di Apophis deviata dalla gravità terrestre

Durante il recente 22° incontro di SMPAG del 31 gennaio 2024, uno dei principali argomenti di discussione è stato il possibile scambio di informazioni tra le agenzie spaziali che intendono esplorare l'asteroide Apophis.

Apophis è un grande asteroide, stimato intorno ai 350 metri di diametro, che sorvolerà in sicurezza la Terra il 13 aprile 2029. Si avvicinerà al nostro pianeta più dell'anello di satelliti per le telecomunicazioni e le previsioni meteorologiche presenti in orbita geostazionaria.

Questo 'flyby' offre un'opportunità unica di studiare un asteroide così grande da vicino con una missione satellitare, e le agenzie spaziali intendono sfruttarla al meglio. ESA sta attualmente studiando due proposte di missione che volerebbero verso Apophis mentre si avvicina alla Terra nel 2029.

Hera si avvicina all'asteroide Didymos
Hera si avvicina all'asteroide Didymos

ESA si sta anche preparando a lanciare la sua missione Hera. Nel settembre 2022, la missione DART della NASA ha dimostrato una componente chiave della deflessione degli asteroidi: un impatto in cui una navicella spaziale si schianta deliberatamente contro un asteroide per modificarne il corso.

Hera verrà lanciata nell'ottobre 2024 e viaggerà verso lo stesso sistema di asteroidi e misurerà i risultati. In questo modo, contribuirà a trasformare questo innovativo esperimento in un approccio di difesa planetaria ripetibile.

Il futuro telescopio Flyeye
Il futuro telescopio Flyeye

Tuttavia, per deviare un asteroide, bisogna prima individuarlo. Il Minor Planet Center cataloga attualmente oltre 34.000 asteroidi noti vicini alla Terra, e il Centro di Coordinamento degli Oggetti Vicini alla Terra (NEOCC) di ESA li tiene sotto controllo. 

I due telescopi Test-Bed di ESA e il prossimo telescopio Flyeye fanno parte di una futura rete automatizzata che scansionerà continuamente l'intero cielo ogni notte alla ricerca di nuove rocce spaziali potenzialmente pericolose. Tutto ciò che questa rete trova sarà controllato dall'essere umano prima di essere sottoposto al Minor Planet Center per attivare le osservazioni di follow-up.

NEOMIR - osservatore di asteroidi in orbita
NEOMIR - osservatore di asteroidi in orbita

Ma nemmeno questa rete sarà in grado di individuare gli asteroidi diretti verso la Terra mentre si nascondono nel bagliore del Sole. Il telescopio spaziale NEOMIR proposto da ESA si troverà al di fuori dell'atmosfera distorsiva della Terra, e potrà quindi fare affidamento sulla luce infrarossa, piuttosto che sulla luce visibile. Effettuando osservazioni nell'infrarosso, NEOMIR rileverà il calore emesso dagli asteroidi stessi, che non viene oscurato dalla luce solare.

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