Immagine EO della Settimana: Dasht-e Kavir
L'aspetto vorticoso del paesaggio del deserto di sale iraniano, Dasht-e Kavir, ricorda una pittura astratta in questa immagine ottenuta da Sentinel-1.
Con temperature che in estate raggiungono circa 50 gradi C, quest'area è caratterizzata da basse precipitazioni, ma il deflusso dalle montagne circostanti crea laghi stagionali e paludi. Le elevate temperature causano l'evaporazione dell'acqua, che lascia dietro di sè depositi di argilla e terreni sabbiosi con un'elevata concentrazione di minerali.
I giochi di "pennellate" che si osservano sono stratificazioni geologiche erose principalmente dai venti.
L'Iran è uno tra i produttori di minerali più importanti al mondo. I satelliti per l'Osservazione della Terra sono molto utili per la ricerca ed il monitoraggio di risorse naturali come appunto i minerali.
Lungo il lato sinistro dell'immagine si può osservare parte di un'area nota come "le dune del diavolo", perché un tempo si credeva fosse infestata da spiriti maligni. L'origine di questa convinzione è probabilmente da ricondursi all'ostilità dell'ambiente, ed i primi viaggiatori che tentarono di attraversarla probabilmente non fecero mai ritorno - a causa della fame e della sete.
L'immagine è stata ottenuta mediante la combinazione di tre distinte scansioni effettuate dal radar di Sentinel-1A nelle date 21 gennaio, 14 febbraio e 9 marzo 2016. I cambiamenti occorsi tra le diverse acquisizioni appaiono come vibranti colori brillanti – come per esempio le tonalità di blu, rosso e verde che vediamo principalmente nella metà sinistra dell'immagine. Queste zone sono in realtà laghi salati ed i colori indicano la fluttuazione nel tempo del quantitativo di acqua in essi presente.
In collaborazione con Rivista Geomedia.