Immagine EO della Settimana: Il ghiacciaio Columbia
Il satellite Sentinel-2B, del programma europeo Copernicus, ci porta in Alaska, sopra il ghiacciaio Columbia, uno dei ghiacciai che sta cambiando più rapidamente nel mondo.
Il ghiacciaio, che è visibile appena al di sotto del centro dell'immagine, scorre lungo i pendii innevati dei Monti Chugach verso lo Stretto di Prince Williams, nel sud-est dell'Alaska.
Negli ultimi tre decenni, questo ghiacciaio di acqua di marea si è ritirato di oltre 20 km ed ha perso circa la metà del suo spessore e del suo volume totali. Si ritiene che il cambiamento climatico lo abbia portato a ritirarsi negli anni '80, determinando la rottura della sua parte terminale – o estremità.
La parte terminale era in precedenza sostenuta da una morena, che consiste in un accumulo di sedimenti e roccia che funge da barriera sottomarina, permettendo di mantenere il ghiacciaio stabile e di isolarlo dall'acqua di mare. Senza questa barriera, le dinamiche della glaciazione hanno prevalso ed il ghiacciaio ha iniziato a fluire più velocemente verso l'oceano, lasciando grandi iceberg nello Stretto. Come mostra questa immagine satellitare, nello Stretto si possono vedere molti iceberg.
Questo ghiacciaio da solo, rappresenta quasi la metà della perdita di ghiaccio dei Monti Chugach. Tuttavia, i ricercatori ritengono che il ghiacciaio Columbia si stabilizzerà di nuovo – probabilmente nel giro di pochi anni – non appena la sua parte terminale si ritirerà in acque più basse riguadagnando trazione, che dovrebbe ridurre la quantità di iceberg generati.
Questa immagine, che è stata acquisita il 5 agosto 2017, fa parte della serie Earth From Space video programme.
In collaborazione con Rivista Geomedia.