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L'Italia centro-sud in un'immagine da satellite Sentinel-1A
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Immagine EO della Settimana: Italia del centro-sud

24/04/2015 673 views 6 likes
ESA / Space in Member States / Italy

L'immagine mostra parte delle regioni italiane del Molise, della Campania e della Puglia attraverso un'immagine radar composita ottenuta dal satellite Sentinel-1A .

L'area mostra due diverse tipologie di terreno: il complesso montuoso delgli Appennini in basso a sinistra e pianure sulla destra. L'area pianeggiante, nota per la sua importanza in agricoltura, è chiamata "il Tavoliere", nome derivato dal termine "tavolo". La parola ha origini latine e fa riferimento al termine con cui i Romani classificavano le zone destinate all'allevamento animale o alle coltivazioni, le Tabulae Censuriae. 

Durante il Medio Evo l'area venne principalmente destinata alla pastorizia. Seguirono massicce opere di regolazione fluviale grazie alle quali grano, pomodori e olive - tra le altre colture- sono cresciuti qui fino ad oggi. 

In questa immagine radar le superfici d'acqua – come il Mar Adriatico nella parte alta - appaiono di colore scuro. In alto a destra si può osservare il lago Lesina, famoso per le sue anguille, separato dal mare da una sottile striscia di territorio. 

Altri laghi visibili sono quello di Occhito (al centro) e Guardialfiera (al centro, a sinistra). 

La posizione di città e paesi è individuabile grazie alle loro riflessioni radar di colore bianco brillante. In particolare, negli Appennini possiamo osservare queste riflessioni provenienti da Campobasso (in basso a sinistra). Più immediato individuare le città in pianura e lungo la costa. 

Questa immagine è stata ottenuta tramite la combinazione di tre scansioni radar eseguite dal satellite Sentinel-1A nei mesi di ottobre e dicembre 2014. Osservando con attenzione il lato destro dell'immagine è possibile vedere come differenti colori rappresentino cambiamenti - tra le successive acquisizioni - nell'aspetto delle coltivazioni, dovuti alla crescita o alla mietitura delle piante.

In collaborazione con Rivista Geomedia.

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