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Il Monte Kenya in un'immagine dal satellite giapponese ALOS
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Immagine EO della Settimana: Monte Kenya

09/06/2014 610 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

L'immagine è stata acquisita il 25 febbraio 2011 dal satellite giapponese ALOS e mostra una veduta del Monte Kenya, la seconda montagna più alta dell'Africa.

Con un'altezza appena sopra i 5.000 metri, questo stratovolcano (vulcano di forma generalmente conica costituito dalla sovrapposizione di vari strati di lava solidificata) è uno dei tanti vulcani del Rift (fossa tettonica) dell'Africa orientale, una zona dove le due placche tettoniche si stanno muovendo in direzioni opposte. 

La montagna presenta 11 piccoli ghiacciai che si stanno rapidamente riducendo – come tutti i ghiacciai di alta montagna nell'Africa tropicale. Durante i mesi invernali si accumula meno neve che poi si scioglie durante l'estate e la formazione di nuovo ghiaccio è scarsa o nulla. Secondo alcune previsioni, nell'arco di tre decenni non ci sarà più ghiaccio sulla montagna. 

L'area circostante il Monte Kenya è un parco nazionale, che protegge la biodiversità e costituisce una grande attrazione per il turismo, facendone una risorsa economica chiave per l'intera regione. Nell'area vivono scimmie, antilopi, elefanti e leopardi. 

Il Parco Nazionale del Monte Kenya e la sua foresta naturale sono stati decretati Patrimonio Mondiale dell'UNESCO fin dal 1977. 

A nord del picco montuoso possiamo osservare un mosaico marrone di campi ed una linea distinguibile che segna il confine tra l'area protetta ed i terreni destinati all'agricoltura. Un piccolo tratto del confine del parco presenta infatti staccionate ed altre protezioni per impedire che gli animali abbandonino la riserva e sconfinino nei terreni coltivati. 

In alto a destra si notano vasti appezzamenti di colore verde chiaro, che sono probabilmente aree dove non è stato possibile lo sviluppo agricolo e che ora appartengono all'area protetta. 

Passate minacce dovute a piantagioni commerciali di alberi ed altri danni all'habitat  sono state ridotte grazie a lunghi sforzi, inclusa la politica del governo orientata ad impedire la sostituzione di altre aree di foresta naturale con piantagioni. Ma alcune aree che sono state deforestate e non sono state nuovamente ripopolate, sono oggi colonizzate dall'erba e mantenute così per essere utilizzate come terreni aperti per il pascolo, anziché essere destinate ad una riconversione a foresta naturale.

In collaborazione con Rivista Geomedia

Questa immagine fa parte della serie Earth from Space Video Programme.

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