ESA title
Salar de Atacama, Cile
Agency

Immagine EO della Settimana: Salar de Atacama

20/11/2017 1504 views 5 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Dalla distesa salina del Salar de Atacama ad est, alle montagne della Cordigliera Domeyko ad ovest, il satellite Sentinel-2 ci porta sopra parte del Deserto di Atacama, nel nord del Cile.

Il deserto si sviluppa lungo parte della costa centrale occidentale del Sud America. È considerato uno dei luoghi più aridi della Terra. Trattandosi di un "deserto costiero", le fredde acque che risalgono dal profondo dell'Oceano Pacifico impediscono alle piogge di raggiungere la terraferma. Al contrario, i venti che soffiano dall'oceano portano nebbia.

A causa della elevata altitudine dell'altopiano di Atacama, della bassa copertura nuvolosa e dell'assenza di inquinamento luminoso, questo è uno dei posti migliori al mondo per condurre osservazioni astronomiche, ed è sede di due importanti Osservatori.

Alcune zone del deserto sono state paragonate al pianeta Marte, e sono state usate come set per girare delle scene di film ambientati sul Pianeta Rosso. L'ESA ha anche testato un rover auto-sterzante nell'Atacama, che è stato selezionato per le sue analogie con le condizioni marziane.

In basso a destra, le forme geometriche di grandi vasche di evaporazione dominano il Salar de Atacama – la più grande distesa salina del Cile. Con un'estensione di circa 3.000 kmq, costituisce la terza più grande distesa di sale al mondo, nonché una delle più grandi fonti attive di litio. Dalle vasche di evaporazione come quelle raffigurate, il bicarbonato di litio viene isolato dalla salamoia salata. Il litio è utilizzato nella produzione di batterie, e la crescente domanda ha fatto aumentare in modo significativo il suo valore negli ultimi anni - in particolare nella produzione di batterie per auto elettriche.

L'immagine, che fa parte della serie Earth from Space Video Programme, è stata acquisita dal satellite Sentinel-2A del programma europeo Copernicus il 29 aprile 2017.

In collaborazione con Rivista Geomedia.

Related Links

Related Links