Immagine EO della Settimana: Zachariae Isstrom
L'immagine è stata acquisita dal radar di Sentinel-1A su parte della costa nord-orientale della Groenlandia e combina tre acquisizioni, effettuate il 15 febbraio, il 10 marzo ed il 3 aprile 2016.
Le ombre di grigio nella parte sinistra dell'immagine rappresentano la massa continentale statica, mentre i colori sulla destra indicano i cambiamenti - avvenuti tra le tre acquisizioni - nella tipologia di ghiaccio marino e nella copertura.
Vicino all'area centro-sinistra dell'immagine possiamo osservare il ghiacciaio Zachariae Isstrom, che attualmente sta rilasciando nell'oceano circa cinque miliardi di tonnellate di ghiaccio ogni anno.
Le dinamiche del ghiacciaio Zachariae si sono modificate nel corso degli ultimi anni, con il distacco di grandi volumi di iceberg che inevitabilmente influenzeranno il livello del mare. Si stima che l'intero ghiacciaio Zachariae Isstrom nel nord-est della Groenlandia contenga acqua sufficiente ad innalzare il livello globale dei mari di oltre 46 cm.
Gli scienziati hanno determinato che la parte inferiore del ghiacciaio viene rapidamente erosa dall'acqua - più calda - dell'oceano, che si mescola alle crescenti quantità di acqua provenienti dallo scioglimento delle lastre di ghiaccio in superficie.
Il ghiacciaio Zachariae ed il suo vicino Nioghalvfjerdsfjorden, posto a nord rispetto al primo, sono due dei sei ghiacciai monitorati in tempo quasi-reale da Sentinel-1 attraverso un nuovo portale web del Centro del Regno Unito per l'Osservazione Polare e Modellazione (Centre for Polar Observation and Modelling). Il portale fornisce mappe frequenti della velocità del ghiaccio di ghiacciai di importanza chiave sia in Groenlandia che in Antartide.
Le regioni polari sono tra le prime a sperimentare ed a mostrare visibilmente gli effetti del cambiamento climatico, e fungono da barometro per i cambiamenti nel resto del mondo. Risulta pertanto fondamentale che il ghiaccio polare venga monitorato in modo completo ed in maniera continua.
In collaborazione con Rivista Geomedia.
Questa immagine fa parte della serie Earth from Space Video Programme.