Immagine EO della settimana: Oasi del Sahara
L'immagine è stata ottenuta dal satellite giapponese ALOS e mostra l'oasi di Al Jawf nel sud-est della Libia, in una regione molto interna del Deserto del Sahara.
La città si può osservare nell'angolo in alto a sinistra, mentre le trame agricole irrigate, ampie e circolari, dislocate attraverso l'immagine, appaiono simili ad una scrittura Braille. Tra la città e le zone agricole si possono osservare due piste parallele: sono quelle dell'aeroporto di Kufra.
Le singole aree agricole raggiungono anche il chilometro di diametro. La loro forma circolare si deve al sistema di irrigazione a pivot centrale, in cui un tubo molto lungo ruota attorno ad un pozzo che si trova al centro di ogni cerchio. A causa del fatto che l'area è sostanzialmente non interessata da fenomeni di precipitazione piovosa, l'acqua per l'irrigazione è fossile e pompata da zone in profondità nel terreno.
Il Deserta del Sahara costituisce la gran parte del territorio della Libia, ma solo il 6% del quale risulta utilizzabile per attività agricole. Sebbene la Libia non ospiti fiumi permanenti o riserve d'acqua naturali sul territorio interno, molti ed estesi sono gli acquiferi fossili, cioè bacini sotterranei che contengono enormi quantità di acqua naturale.
Questi acquiferi sono un retaggio di un'epoca risalente a circa 10.000 anni or sono, quando questo territorio ospitava fiumi e laghi, che erano regolarmente alimentati dalle precipitazioni piovose. Quantità di acqua in eccesso è penetrata in profondità nel terreno, saturando depositi di arenaria e raggiungendo profondità anche di 4 Km.
Nel 1983 il governo libico dette il via al Great Man-Made River Project (Grande Progetto del Fiume Artificiale), con l'obiettivo di realizzare una rete di tubature in grado di trasportare acqua dagli acquiferi alle popolate pianure costiere, sia per irrigazione che per uso come acqua potabile.
Sono stati così realizzati migliaia di chilometri di tubazioni, con oltre 6 milioni di metri cubi di acqua che fluiscono giornalmente dal cuore del deserto per alimentare idricamente le regioni costiere.
Il satellite giapponese ALOS (Advanced Land Observing Satellite) ha acquisito questa immagine il 24 Gennaio 2011, utilizzando il suo sensore di bordo chiamato Advanced Visible and Near Infrared Radiometer Type-2, che può produrre carte del terreno e della copertura vegetale nelle bande spettrali del visibile e dell'infrarosso-vicino, con una risoluzione di circa 10 metri.
ESA supporta ALOS come Missione Terze Parti, accordo in base al quale l'Agenzia Spaziale Europea utilizza le proprie infrastrutture di terra multimissione per acquisire, processare, distribuire ed archiviare i dati prodotti dal satellite per la sua ampia comunità di utenti finali.
In collaborazione con Rivista Geomedia.
Questa immagine fa parte della serie Earth from Space video programme.