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L'atterraggio di Huygens:
un anno dopo

16/01/2006 1966 views 1 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Un anno fa, esattamente il 14 gennaio 2005, la sonda Huygens dell'ESA raggiungeva lo strato superiore dell'atmosfera di Titano e, dopo una discesa con paracadute di ben 2 ore e 28 minuti, atterrava sulla sua superficie.

Nell'ambito della missione congiunta NASA/ESA/ASI per lo studio del sistema di Saturno, la sonda Huygens era stata sganciata dalla sonda Cassini per esplorare Titano, la luna più grande di Saturno. La chimica organica di Titano potrebbe essere simile a quella della Terra primordiale, circa 4 miliardi di anni fa, e offrire perciò importanti indizi sull'inizio della vita nel nostro pianeta.

La missione Huygens è stata senza dubbio un successo dell'ingegneria e della scienza e può essere annoverata tra le missioni più complesse e scientificamente significative finora compiute. Il touchdown sulla superficie di Titano ha segnato il punto più lontano dalla Terra su cui si sia mai posato un veicolo spaziale di fabbricazione umana.

Le immagini nitide della superficie di Titano, ottenute a una quota inferiore a 40 km, hanno rivelato un mondo straordinario, che sotto molti aspetti ricorda la Terra, specialmente per la meteorologia, la geomorfologia e l'attività fluviale, ma con ingredienti diversi. Le immagini mostrano i segni inequivocabili di un'erosione dovuta allo scorrimento di liquidi, probabilmente metano.

Huygens ha permesso di condurre studi dell'atmosfera e della superficie, incluso il primo campionamento in-situ delle sostanze chimiche organiche e degli aerosol presenti a quote inferiori a 150 km. Queste analisi hanno confermato la presenza di una chimica organica complessa, avvalorando l'idea che Titano sia un luogo promettente per osservare le molecole che potrebbero essere state alla base della vita sulla Terra.

Circa 260 scienziati e ben 10.000 tecnici ed ingegneri, assieme ad altri professionisti di 19 Paesi diversi hanno superato le differenze tra culture e discipline per raggiungere un sorprendente livello di cooperazione.

Jean-Pierre Lebreton, responsabile scientifico del progetto Huygens dell'ESA, ha affermato: “Ci sono voluti due decenni per completare questa missione, ai limiti delle nostre capacità scientifiche, tecnologiche ed organizzative. Gli scienziati e gli ingegneri, tuttavia, hanno saputo utilizzare al meglio le proprie competenze, superando con intelligenza gli ostacoli tecnici, politici e “cosmici” che si frapponevano ai loro obiettivi.

“Alla fine, la loro volontà ha trionfato in modo spettacolare e, oltre che per il sorprendente ritorno scientifico, questa missione dovrebbe essere utilizzata da ogni tipo di organizzazione, in tutti i settori, come modello di ispirazione e lezione su come le persone possano lavorare in perfetta collaborazione.”

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