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L'incontro ravvicinato di Phoebe

15/06/2004 329 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Si è avvicinata a Phoebe, una delle 'Lune' più enigmatiche del nostro Sistema solare, la sonda spaziale Cassini-Huygens che è il prodotto della missione interplanetaria tra le più complesse, realizzata grazie alla compartecipazione delle agenzie spaziali statunitense (NASA), europea (ESA) e italiana (ASI). Phoebe, incontrata l’11 giugno scorso, è il maggior satellite esterno del pianeta Saturno.

La sonda ha preso molte immagini di Phoebe a un risoluzione oltre mille volte superiore a quelle finora a disposizione degli scienziati. Al tempo stesso ha incamerato dati importanti, consentendo lo studio approfondito del satellite e della formazione primordiale del Sistema solare.

In una immagine davvero straordinaria si vede nitidamente il suolo di Phoebe e un suo cratere del diametro di 13 km. Si distinguono rocce e materiale di risulta da impatto di asteroidi e non sembrerebbe esserci traccia di ghiaccio.

La sonda Cassini-Huygens ha incontrato Phoebe alle ore 22.56 ora italiana di venerdì scorso, circa 19 giorni prima di raggiungere il Pianeta degli Anelli. Una manovra di correzione finale della traiettoria della sonda è programmata per il 16 giugno fino ad arrivare, giovedì 1 luglio, ad essere ufficialmente la prima sonda costruita dall'uomo in orbita intorno a Saturno!

Le immagini arrivate a Terra sono risultate, come si prevedeva, molto migliori di quelle prese nei primi anni Ottanta da Voyager 2. Allora, il Voyager – ora a 11 miliardi km dalla Terra, ai confini del Sistema solare - si trovava a una distanza di circa 2.2 milioni km dal satellite di Saturno. Cassini-Huygens invece è arrivata a "solo" 2000 km.

Cieli scuri su Titano
Cieli scuri su Titano

Grazie al progresso tecnologico, gli strumenti a bordo della sonda tra cui quelle che potremo chiamare ‘macchine fotografiche’ sono molto più piccoli e leggeri di quelli montati sui Voyager e anche molto più precisi. Oltre a immagini nella lunghezza d’onda del visibile, Cassini-Huygens ha preso anche dati spettroscopici e radar con cui decifrare la composizione chimica e l’origine di questa luna distante.

Che cosa sapremo di Phoebe

Scoperta oltre 100 anni fa dall’astronomo statunitense William Pickering, Phoebe si è rivelata una continua fonte di interesse da parte degli scienziati. Conosciamo che la densità di Phoebe è piuttosto bassa, ma rimangono sconosciute la sua struttura interna, la composizione chimica, come pure la sua storia geologica e la morfologia.

Grazie alla Cassini-Huygens riusciremo a rispondere a molte domande rimaste insolute: Phoebe è mai stato liquido? Ha tracce interne del suo eventuale stato liquido? È sempre stato un corpo ghiacciato? Perché la sua orbita è così stranamente 'retrograda'? Proprio per la sua orbita e per il suo colore scuro, si è sempre pensato che Phoebe potesse essere un corpo proveniente dal Sistema solare esterno: viene forse dalla zona detta 'Kuiper belt' ed è stato catturato da Saturno?

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