La nuova sfida dell’ESA con Rosetta
Dopo un iniziale e comprensibile disappunto per il rinvio della missione Rosetta, il Direttore della Scienza dell’ESA David Southwood ha espresso la sua ferma determinazione ad accettare il ritardo e considerarlo come una sfida galvanizzante.
Parlando degli scienziati, degli ingegneri e delle industrie coinvolti nella missione, David Southwood ha detto: “Se qualcuno rimarrà al suo posto, saranno proprio queste persone, che hanno lo spirito dei pionieri e la dedizione che è propria degli esploratori spaziali”. Rosetta è e rimane una delle missioni interplanetarie più ambiziose mai intraprese. È la missione spaziale verso una cometa, più grande a livello mondiale e unici nel loro tipo sono il lander e l’orbiter.
La decisione di rinviare il lancio di Rosetta – che era pronta in tempo per la finestra di lancio calcolata – è stata presa congiuntamente da ESA e Arianespace e si ritiene che Rosetta non sarà lanciata per almeno un anno. Il programma Ariane-5 è ora sotto riesame: ESA confida che Arianespace fornirà tutte le garanzie necessarie per le procedure di qualificazione e il processo di revisione del sistema Ariane-5.
Ma Rosetta non può più raggiungere il suo primo obiettivo, la cometa Wirtanen. Per questo, il team che lavora su Rosetta è ora al lavoro per trovare nuove comete da esplorare. Verranno identificate diverse comete come obiettivi che Rosetta potrebbe raggiungere nell’intervallo di tempo dei prossimi due anni e mezzo. Gli obiettivi saranno selezionati secondo tre grandi criteri: ottenere il massimo ritorno scientifico possibile, ridurre al minimo i rischi per la sonda spaziale, stimare con cura i necessari investimenti extra.
Attualmente, i costi di preparazione della missione si aggirano tra i 50 e i 100 milioni di euro. La lista delle comete sarà presentata al Comitato del Programma Scientifico (SPC) nella sua prossima riunione fissata per il 25-26 febbraio 2003, dove lo SPC ne discuterà l’effettiva fattibilità. Al più tardi avremo la decisione finale sul nuovo obiettivo e sul nuovo profilo di missione entro maggio 2003.
Quindi, la missione Rosetta prende una nuova direzione. Lo scienziato del Progetto Rosetta, Gerahard Schwehm, va avanti imperterrito in questa nuova svolta nella storia della missione: “Durante i dieci anni che abbiamo impiegato per sviluppare e costruire Rosetta, abbiamo fronteggiato e vinto molte sfide. Questa nuova sfida sarà affrontata con la stessa energia, entusiasmo e, infine, con successo”.
L'orbiter
A proposito della sonda, ora essa dovrà essere messa a riposo con tutte le attenzioni del caso, finché non sarà richiamata di nuovo al lavoro. Gli ingegneri rimuoveranno dalla sonda le batterie, toglieranno gli arpioni del lander e faranno defluire il carburante. “Tutta la cura che abbiamo messo nel costruire la sonda, ora la adopereremo nel conservarla in modo tale che sia perfetta per il lancio, quando sarà ora”, dice John Ellwood, manager del Progetto Rosetta.
Anche se Rosetta non incontrerà più la cometa Wirtanen, avrà un rendez-vous con una nuova cometa che ben presto diverrà famosa presso la comunità europea dei ‘cacciatori di comete’, come ora lo è la Wirtanen.
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