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La tecnologia spaziale contribuisce all'eliminazione di pericolosi germi dagli ospedali
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La tecnologia spaziale contro i microrganismi tossici

15/07/2004 837 views 0 likes
ESA / Space in Member States / Italy

La sofisticatissima tecnologia sviluppata per purificare l'aria respirata dagli astronauti a bordo delle stazioni spaziali permette di catturare ed eliminare funghi, batteri, spore e virus aerobi. Questa tecnologia permette l'eliminazione dei microrganismi responsabili di SARS, ebola, vaiolo, tubercolosi e persino dell'antrace.

La maggior parte dei microrganismi aerobi che ci circondano non rappresentano una grave minaccia per gli individui sani, ma possono essere molto pericolosi per la salute delle persone che hanno una resistenza immunitaria piuttosto bassa. La tecnologia spaziale 'Plasmer TM presenta una soluzione innovativa per la purificazione dell'aria già adottata da diversi ospedali europei.

L'unità di cura intensiva
L'unità di cura intensiva

Plasmer TM è un sistema a più stadi che utilizza campi elettrici intensi e camere a plasma freddo per eliminare i microrganismi dell'aria. Grazie a questa nuova tecnologia spaziale, la società AirInSpace con il pieno appoggio della sezione Technology Transfer and Promotion Office (TTP) dell'ESA ha sviluppato un'unità protettiva trasportabile per l'uso in ambienti ospedalieri e in scenari di emergenza, in grado di igienizzare l'aria destinata agli ambienti protetti in modo facile e sicuro.

"La speciale tecnologia Plasmer ci ha permesso di sviluppare una soluzione innovativa per la purificazione dell'aria in grado di distruggere più del 99,9% di microrganismi, in pieno accordo con le particolari esigenze dei degenti immunodepressi", ha dichiarato Laurent Fullana, direttore generale di AirInSpace.

La 'tenda' protettiva
La 'tenda' protettiva

"Il nostro sistema 'Immunair TM ' si avvale di cinque reattori Plasmer per fornire una 'tenda' ad aria igienizzata che elimina ogni germe infettivo nei pressi del lettino di un paziente. Il sistema è mirato innanzitutto ai reparti ospedalieri di immuno-ematologia, oncologia, rianimazione e trapiantologia. Ne abbiamo prodotto anche una versione più compatta, 'Cool Plasmair', sprovvista di 'tenda', da usare in una vasta gamma di ambienti ospedalieri nei quali insorgano preoccupazioni di infezioni iatrogene."

Nel 2001 il sistema è stato sottoposto a test per un periodo di dodici mesi in cinque ospedali. La dottoressa. Svetlana Challier, del Necker Hospital di Parigi, afferma, "Immunair rende possibile ridurre in modo significativo il livello di batteri presenti nell'aria."

La tecnologia spaziale protegge i pazienti
La tecnologia spaziale protegge i pazienti

Un altro utente del sistema, il professor François Demeocq, CHU/Hôtel-Dieu di Clermont-Ferrand, riferisce, "La protezione biologica offerta dal sistema Immunair è davvero soddisfacente e risponde in modo ottimale alle esigenze dei degenti di età minorile con difese immunitarie fortemente depresse da trattamenti chemioterapici. Questo sistema può inoltre essere utilizzato anche per fornire protezione ai pazienti che hanno subito trapianti."

Demeocq aggiunge, "La praticità di questo dispositivo migliora la vita quotidiana dei bambini degenti e dei loro genitori e permette il contatto emotivo, essenziale per tutti i pazienti che devono rimanere isolati a lungo."

La stazione spaziale Mir
La stazione spaziale Mir

La tecnologia Plasmer TM è stata inventata nei primi anni 90 da un gruppo di scienziati russi per la decontaminazione biologica dell'aria a bordo dei veicoli spaziali. Nel 1997, a bordo della stazione spaziale russa MIR sono stati montati reattori Plasmer per la protezione dei cosmonauti e delle attrezzature elettroniche da contaminazioni di batteri, virus e funghi.

Il cosmonauta Budarin nei pressi del sistema di pulizia dell'aria
Il cosmonauta Budarin nei pressi del sistema di pulizia dell'aria

Nell'aprile del 2001, i reattori Plasmer sono stati installati per purificare pulire l'aria dei segmenti russi della stazione spaziale internazionale. Ora la tecnologia spaziale Plasmer è arrivata negli ospedali, dove protegge i degenti immunodepressi da ulteriori possibili infezioni.

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