Osservazione della Terra: l'alba di nuove missioni ESA
Dal 19 al 20 aprile si è svolto in ESRIN, lo stabilimento italiano dell’ESA, un meeting di consultazione per la definizione di sei nuove missioni satellitari di Osservazione della Terra per l’Agenzia Spaziale Europea.
Dopo il successo dei satelliti ERS ed Envisat, che in questi anni hanno dato un contributo determinante alla conoscenza globale del nostro pianeta, ora si stanno studiando sei missioni, chiamate Earth Explorers, destinate a focalizzare gli aspetti specifici della scienza della Terra.
Una serie di quattro Earth Explorers era già stata approvata nel 1999 e alla fine di quest’anno è previsto il lancio del primo di questi, ovvero Cryosat, dedicato allo studio dello spessore delle calotte polari e dello spostamento dei ghacci.
La nuova generazione di Earth Explorers, per la definizione della quale si riuniranno in ESRIN scienziati provenienti da tutta Europa, prevede ulteriori progetti e satelliti specifici.
EarthCARE – Earth Clouds Aerosols and Radiation Explorer – l'obiettivo è ridurre il più possibile l'incertezza nelle previsioni relative ai cambiamenti climatici registrando e confrontando tutti i valori relativi a nubi e aerosol e verificando il ruolo che questi fattori giocano nel riscaldamento globale.
SPECTRA – Surface Processes and Ecosystem Changes Through Response Analysis - la missione punta a ottenere dati sufficienti per elaborare modelli sulla capacità della vegetazione di sequestrare il carbonio dall'atmosfera. Su questa base si potranno avere nuovi dati per studiare la variabilità del clima.
WALES – Water VApour and Lidar Experiment in Space – intende contribuire alla comprensione dell'effetto serra con osservazioni globali sul ciclo del vapore acqueo nella troposfera e negli strati più bassi dell'atmosfera.
ACE+ – Atmosphere and Climate Explorer – l'obiettivo è contribuire allo studio dei cambiamenti climatici monitorando le variazioni che nelle diverse stagioni avvengono nella troposfera e nella stratosfera.
EGPM – European contribution to Global Precipitation Measurement – l'esperimento fa parte del più vasto programma internazionale GPM (Global Precipitation Monitoring), il cui obiettivo è misurare le precipitazioni in tutto il mondo ogni tre ore. La missione migliorerà l'accuratezza nelle stime delle precipitazioni e permetterà di avere nuovi strumenti a disposizione per prevedere l'arrivo di tempeste lungo le coste del Mediterraneo.
Swarm – è una costellazione di piccoli satelliti specializzati nello studio del campo magnetico della Terra. La missione permetterà di ottenere la migliore sorveglianza mai raggiunta del campo magnetico e della sua evoluzione nel tempo.
Più informazioni sulle missioni e sul meeting di consultazione possono essere trovate sul seguente sito web:http://www.esa.int/export/esaLP/SEMJMGWA6QD_index_0.html
Per ulterior informazioni, contattare:
Simonetta Cheli
Institutional and Public Relations Office, Frascati (ESRIN)
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