StarTiger tornerà a ruggire in Finlandia
L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) spera di poter ripetere il successo del primo progetto StarTiger. Questa volta le attività di ricerca faranno capo alla Tampere University of Technology in Finlandia, dove gli scienziati che partecipano al progetto StarTiger2 cercheranno di elaborare nuove idee per dotare gli astronauti di tute "intelligenti", in grado di controllare il loro stato di salute mentre lavorano.
L'Institute of Electronics presso la Tampere University of Technology (TUT) vanta molti anni di esperienza nella ricerca e nello sviluppo di abiti “intelligenti” e nell'elettronica avanzata e offre laboratori per la progettazione, il collaudo e la produzione pienamente conformi ai requisiti del progetto StarTiger.
"L'obiettivo di StarTiger2 è lo sviluppo di un prototipo di tuta “intelligente”, utilizzabile nella pratica e dotata di un sistema di monitoraggio fisiologico", spiega Eike Kircher, a capo del Programma Tecnologico di Ricerca e Sviluppo (TRP) dell'ESA, tra i promotori dell'iniziativa StarTiger. "Questa tuta, che abbiamo chiamato ‘STAR-suit’, sarà in grado di misurare tutti i parametri fisiologici vitali della persona che la indossa, praticamente in tempo reale e per periodi di tempo prolungati".
Fin dai primi viaggi nello spazio, gli effetti dell'ambiente spaziale sul fisico e il benessere degli astronauti sono stati tra i principali motivi di preoccupazione. Lo stato di salute degli astronauti viene accertato prima del volo e dopo il volo, nonché durante la missione, ma la maggior parte dei check-up eseguiti a bordo viene condotta nell'ambito di varie procedure di controllo e le misurazioni continue disponibili sono poche.
Per questo motivo la tuta intelligente sarebbe estremamente utile, soprattutto alla luce degli attuali piani a lungo termine dell'ESA che prevedono missioni spaziali umane oltre l'orbita terrestre. Ad esempio, sarà necessaria una tuta “intelligente” per monitorare lo stato e la posizione degli astronauti che svolgeranno attività extraveicolari su Marte.
In una prospettiva a più breve termine, la nuova “STAR-suit” - se realizzata con successo - potrà essere indossata nella nuova stazione scientifica Concordia in Antartide. Presso questa stazione l'ESA sta già effettuando esperimenti, in particolare attività di ricerca di interesse per il programma Aurora dell'ESA.
Tecnologie StarTiger2
La STAR-suit sarà dotata di una combinazione di tecnologie avanzate: strumentazione per misurazioni fisiologiche, tecnologie sensoriali, di comunicazione e confezionamento, schede a circuiti stampati flessibili e materiali a cristalli liquidi, stoffe speciali ed elettronica incorporata.
La nuova tuta eseguirà un monitoraggio continuo del ritmo cardiaco e respiratorio, dei movimenti e della temperatura di chi la indossa, in modo non intrusivo e senza limitare i movimenti. Ulteriori parametri da tenere sotto controllo potranno essere un indice vascolare e un elettrocardiogramma (ECG) e si potrà prevedere anche l'inserimento di un sistema GPS per la localizzazione.
La STAR-suit dovrà utilizzare tessuti intelligenti per assicurare il comfort, la facilità di lavaggio e la lunga durata. Tutte le interfacce utente e i sistemi di comunicazione, inoltre, saranno integrati nella tuta per consentire in remoto il monitoraggio del benessere di chi la indossa.
"L'obiettivo ultimo è conoscere in tempo reale e su base continuativa lo stato fisiologico della persona sottoposta a monitoraggio, senza ostacolare l'espletamento delle attività assegnate", ha aggiunto Eike Kircher.
StarTiger – un nuovo approccio nei programmi tecnologici di ricerca e sviluppo
L'ESA ha lanciato con successo il concetto StarTiger nel 2002. Si tratta di un approccio innovativo per la conduzione di attività di ricerca e sviluppo in campo tecnologico in base al quale si costituisce un piccolo gruppo multidisciplinare di ricercatori altamente motivati. Per contribuire all'elaborazione di nuove idee, al gruppo viene offerto l'accesso incondizionato ai laboratori e alle apparecchiature di produzione, senza alcuna incombenza amministrativa, per un periodo intenso di quattro-sei mesi.
"Con StarTiger vogliamo ridurre in misura significativa il tempo di sviluppo di nuove tecnologie all'avanguardia", ha sottolineato Eike Kircher.
"Il primo progetto ha dimostrato l'assoluta validità di questo concetto, essendo riusciti a conseguire in appena quattro mesi significativi progressi scientifici in svariate aree della tecnologia di imaging a raggi terahertz, con un enorme potenziale sia per le applicazioni spaziali, sia per sistemi non spaziali.
A seguito dell'iniziativa, sono attualmente in corso studi su svariate possibili applicazioni, è stata costituita una società start-up e sono già state presentate diverse richieste di brevetto".
L'ESA e il TUT incominceranno a breve il reclutamento dei ricercatori che costituiranno il team StarTiger2.
Nota per i redattori:
* Star Tiger è l'acronimo di “Space Technology Advancements by Resourceful, Targeted and Innovative Groups of Experts and Researchers”, un'iniziativa pionieristica dell'ESA sotto l'egida del Programma Tecnologico di Ricerca e Sviluppo (TRP) dell'Agenzia per promuovere il progresso tecnologico e la ricerca innovativa.
* Aurora rientra nell'ambito della strategia spaziale dell'Europa approvata dal Consiglio della Ricerca scientifica e tecnica dell’Unione Europea e dal Consiglio ESA nel 2001. Obiettivo principale del Programma Aurora è la creazione e la successiva implementazione di un programma europeo a lungo termine per l'esplorazione robotica e umana del sistema solare nel quale Marte, Luna ed asteroidi sono gli obiettivi più probabili.