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Uno strano comportamento

24/02/2015 715 views 6 likes
ESA / Space in Member States / Italy

Componenti di cellule endoteliali umane colorate per l'identificazione. In rosso è la proteina "actina" che permette alle cellule di muoversi, aderire, dividersi e reagire agli stimoli. In blu, i nuclei delle cellule che contengono DNA.

L'esperimento delle Cellule Endoteliali volerà sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) quest'anno per capire come le cellule che rivestono i nostri vasi sanguigni reagiscono all'assenza di gravità. Le cellule endoteliali contengono il nostro sangue e contraggono o espandono i nostri vasi sanguigni a seconda delle necessità, regolando il flusso del sangue ai nostri organi.

Il flusso del sangue cambia nello spazio a causa del fatto che non c’è più la gravità a spingere il sangue verso i piedi degli astronauti. Comprendendo i meccanismi  di adattamento, alla base di come i nostri corpi rispondono all'assenza di peso, questo esperimento mira a sviluppare metodi per aiutare gli astronauti nello spazio dimostrando allo stesso tempo delle possibilità per le persone sulla Terra – le nostre cellule endoteliali diventano meno efficaci con l'età – per vivere più a lungo e più in salute.

Cellule endoteliali umane in coltura saranno cresciute nello spazio all'interno dell'incubatore Kubik dell'ESA dove resteranno per due settimane, verranno poi congelate chimicamente per una successiva analisi una volta tornate sulla Terra.

Per il team di lavoro che è dietro questo esperimento, ottenere l'allestimento per farlo funzionare nello spazio è stata una sfida. "Ciò che è di routine in laboratorio, diventa difficile nello spazio" spiega il capo progetto Debora Angeloni della Scuola Superiore Sant'Anna (una delle tre università di Pisa); "nello spazio abbiamo meno campioni con cui lavorare e l'esperimento deve essere auto-contenuto".

L'esperimento finale entra nel palmo di una mano ed è completamente autonomo e controllato elettronicamente senza la necessità di dover utilizzare il prezioso tempo di un astronauta.

"Ci aspettiamo che le cellule rispondano con geni differenti, e che attecchiscano e si muovano diversamente a causa del loro viaggio nello spazio. Tra le altre cose, l'actina colorata di rosso in questa foto presa durante la preparazione nel nostro laboratorio qui a Terra, sarà confrontata con i campioni quando questi torneranno dallo spazio".

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