e-st@r – Incontra il team
Sette diversi gruppi di lavoro formati da studenti universitari sono stati selezionati per far volare i loro Cubesats a bordo del volo inaugurale del lanciatore Vega dell'ESA. Ecco un'introduzione ad e-st@ar, uno dei team italiani selezionato.
Università | Politecnico di Torino, Italia |
Docenti supervisori | Sergio Chiesa, Sabrina Corpino, Nicole Viola |
Team | Fabrizio Stesina, Guido Ridolfi, Alessandro Rougier, Valerio De Iacovo, Gerard Obiols Rabasa, Fabio Nichele, Gilbert Fanchini, Davide Falsetti, Federica Pellegrini,Lorenzo Feruglio, Alessio Piumatti, Alberto Bruno, Davide Gagliostro, Roberto Secchi, Matteo Cesaretti, Alessandro Mannarelli, ed altri |
Il programma e-st@r è stato sviluppato da studenti laureati e laureandi del Politecnco di Torino, insieme ad alcuni studenti PhD che hanno fornito consulenza su tematiche specifiche. Parte del lavoro è stato intrapreso durante il normale corso di studi, come lavoro di classe degli studenti.
Il team è stato suddiviso in vari gruppi di lavoro, ciascuno capitanato da uno studente, sotto la supervisione della Professoressa Sabrina Corpino, che aveva il ruolo di responsabile di progetto. È stato costituito anche un team di ingegneri di sistema, con l'obiettivo di supervisionare il progetto al livello del sistema. La Aerospace System Engineering Team (ASSET), guidata dal Professor Sergio Chiesa, ha coordinato le attività degli studenti.
Il principale obiettivo di e-st@ar è di educare gli studenti di ingegneria spaziale alla gestione e progettazione di sistemi complessi, al lavoro di squadra ed all'implementazione degli standard ufficiali. Allo stesso tempo il progetto intende fornire approfondimenti sullo sviluppo di nuove tecnologie per l'accesso a costi contenuti allo spazio. e-st@r ha anche molteplici fini scientifici, che riflettono gli interessi delle comunità scientifica ed industriale.
Il satellite porta a bordo l'esperimento tecnologico A-ADCS (Active Attitude Determination and Controlo System), progettato per dimostrare la fattibilità di un controllo attivo sull'assetto del Cubesat attraverso una spinta magnetica.
L'introduzione del controllo di assetto è uno dei più importanti mezzi per migliorare le capacità dei futuri Cubesats, e per i satelliti di piccole dimensioni in generale. Dare al Cubesat la capacità di controllare attivamente il proprio assetto può rappresentare un punto chiave per lo sviluppo futuro di missioni complesse che coinvolgono satelliti di piccole dimensioni. I fattori che hanno influenzato la scelta di questo esperimento includevano: l'importanza dei risultati dell'esperimento; l'impatto dell'esperimento sul successo e l'affidabilità della missione e-st@r; la conoscenza ed il bagaglio culturale per gli studenti; le risorse disponibili per lo sviluppo dell'esperimento in termini di budget, strutture e persone; il periodo di tempo disponibile per lo sviluppo.
Il team si aspetta di ricevere un flusso di telemetria che contenga diversi parametri relativi all'assettoe del satellite. I dati saranno analizzati ed utilizzati per aggiornare ulteriormente, se necessario, il software di bordo dell'ADCS. I dati saranno utili inoltre per migliorare futuri modelli di ADCS utilizzati per simulazioni.
L’esperienza Cubesat
Cosa ne pensano gli studenti che hanno partecipato all'esperienza Cubesat della selezione, del progetto, della costruzione, dei test e dell'integrazione?
"Partecipare al progetto e-st@r è stato veramente importante, perché abbiamo sperimentato un vero programma spaziale. La pratica con approccio "hands on" aiuta gli studenti a testare le cose che hanno studiato sui libri. Lavorare in gruppo e condividere l'esperienza con studenti da altri Paesi è un altro importante aspetto per le nostre carriere future".
Altre informazioni su e-st@r sulle loro pagine web