Immagine EO della Settimana: Glacier Bay, Alaska
Parte del Parco Nazionale e Riserva di Glacier Bay, che si trova lungo la costa dell'Alaska sud-orientale, è mostrata in questa immagine acquisita dalla missione Copernicus Sentinel-2.
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Con un'estensione di oltre 13.000 km quadrati di aspre montagne innevate, laghi di acqua dolce, ghiacciai e fiordi profondi, il Parco Nazionale e Riserva di Glacier Bay è una delle caratteristiche salienti dell'Inside Passage in Alaska. Poiché le acque marine costituiscono quasi un quinto del parco, Glacier Bay è ricca di vita marina, tra cui megattere, orche e lontre marine. L'area ospita inoltre una vasta popolazione di orsi, alci, lupi e capre di montagna.
La baia contiene alcuni dei più impressionanti ghiacciai del mondo, che scendono dal sistema montuoso ricoperto di ghiaccio di St. Elias a est e dal sistema montuoso di Fairweather a ovest, con alcuni ghiacciai di marea di rilievo che si estendono fino al mare.
Il ghiacciaio John Hopkins, visibile all'estrema sinistra dell'immagine, è il più grande ghiacciaio di marea della regione. Il ghiacciaio Muir, un tempo il più famoso dei ghiacciai di marea, una volta si alzava fino a circa 80 metri sopra l'acqua ed era largo quasi 3 km, ma ora si è ridotto e ritirato, e non raggiunge più il mare.
Glacier Bay è una delle tante aree che risentono degli effetti del riscaldamento globale. Si prevede che la baia diverrà più calda e più secca nel corso del prossimo secolo, con effetti diffusi tra cui l'ulteriore restringimento dei ghiacciai, la riduzione del ghiaccio marino e l'erosione del litorale.
Il monitoraggio dei ghiacciai è spesso una sfida considerando le loro dimensioni, la lontananza e il terreno accidentato che occupano. I satelliti, tra cui la missione CryoSat dell'ESA con il suo sensore spaziale sofisticato – l'altimetro radar - consentono la mappatura dei ghiacciai nei minimi dettagli. In uno studio pubblicato lo scorso anno su Cryosphere, gli scienziati hanno utilizzato i dati provenienti dalla missione CryoSat per mostrare quanto ghiaccio era stato perso dai ghiacciai di montagna nel Golfo dell'Alaska.
Da pochi giorni è aperta l'esposizione 'Earth’s Memory - i ghiacciai testimoni della crisi climatica', che segue il viaggio scientifico e fotografico dei ghiacciai di tutto il mondo, mostrando in anteprima i risultati del progetto 'Sulle tracce dei ghiacciai' diretto dal fotografo italiano Fabiano Ventura. L'esposizione, che è allestita presso il Museo del Forte di Bard in Valle d'Aosta, offre ai suoi visitatori l'opportunità di osservare gli effetti del riscaldamento globale attraverso il potere sia della fotografia che delle immagini satellitari dell'ESA.
La mostra si concentra sui ghiacciai di montagna più grandi del mondo, con 90 confronti fotografici mostrati accanto ai dati scientifici raccolti durante la spedizione del team di ricerca sui ghiacciai di montagna più grandi del mondo. Rimarrà aperta fino al 18 novembre 2022 e comprende immagini come quella presente nel programma Earth from Space di questa settimana. Maggiori informazioni sulla mostra, che è parte di una collaborazione scientifica tra l'ESA ed è patrocinata dall'UNESCO, sono disponibili qui.
Questa immagine fa parte del programma video Earth from Space.
In collaborazione con Rivista Geomedia.