Immagine EO della Settimana: Isola di Qeshm
La missione Copernicus Sentinel-2 sull'isola di Qeshm, la più grande delle isole dell'Iran.
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L'isola di Qeshm si trova nello Stretto di Hormuz, parallelamente alla costa iraniana da cui è separata dallo stretto di Clarence (Khuran). Con un'area di circa 1.200 km quadrati, l'isola presenta un profilo e una forma irregolari, spesso paragonati a quelli di una freccia. L'isola è lunga circa 135 km e si estende per circa 40 km nel suo punto più largo.
L'immagine mostra il territorio in gran parte arido sia dell'isola di Qeshm che del territorio continentale iraniano. L'isola presenta in generale una costa rocciosa, ad eccezione delle baie sabbiose e delle distese di fango che delimitano la parte a nord-ovest dell'isola.
L'area protetta della foresta di Hara, una rete di corsi d'acqua poco profondi e foreste, si può chiaramente riconoscere nell'immagine, tra l'isola di Qeshm e la terraferma. Hara, che nella lingua locale significa 'mangrovie grigie', è una vasta foresta di mangrovie e area protetta che ospita più di 150 specie di uccelli migratori durante la primavera, tra cui l'airone bianco maggiore e l'airone della scogliera occidentale. Inoltre, nella foresta vivono anche tartarughe marine e serpenti acquatici.
La montagna di Namakdan a forma di cupola è visibile nella parte sud-occidentale dell'isola e comprende la Grotta di Namakdan - una delle grotte saline più lunghe al mondo. Con una lunghezza di sei chilometri, la grotta è piena di sculture di sale, fiumi di sale e enormi cupole di sale.
Le acque a sud dell'Isola di Qeshm appaiono particolarmente scure, mentre colori turchesi, più chiari, si possono osservare sulla sinistra dell'immagine, molto probabilmente a causa delle acque poco profonde e per via del contenuto di sedimenti. Diverse isole si possono riconoscere in queste acque, tra cui l'Isola di Hengam, visibile appena a sud di Qeshm, l'Isola di Larak e l'Isola di Hormuz, che è nota per il suo terreno rosso utilizzabile per uso alimentare.
Diverse formazioni nuvolose si possono osservare in basso a destra nell'immagine, come pure parte della Penisola di Musandam, la punta nord-orientale della Penisola Arabica. La costa frastagliata della penisola mostra insenature simili a fiordi chiamate 'khors', le cui acque ospitano delfini e altre forme di vita marina.
I dati forniti dalla missione Copernicus Sentinel-2 possono aiutare a monitorare i cambiamenti nell'espansione urbana, i cambiamenti della copertura del suolo, e nel monitoraggio dell'agricoltura. I frequenti passaggi della missione sopra la stessa area e l'elevata risoluzione spaziale consentono inoltre di monitorare attentamente i bacini idrici interni.
Questa immagine fa parte del programma video Earth from Space.
In collaborazione con Rivista Geomedia.