Immagine EO della Settimana: Kourou, Guyana Francese
In vista dell'imminente lancio di Ariane 5 del telescopio spaziale James Webb, la missione Copernicus Sentinel-2 ci porta sopra Kourou, sede dello spazioporto europeo nella Guyana francese, un dipartimento della Francia d'oltremare.
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Situata a circa 60 km a nord-ovest della capitale della Guyana francese, Cayenne, Kourou è una città costiera nella parte centro-settentrionale del Paese ed è visibile in basso a destra nell'immagine. La città sorge all'estuario del fiume Kourou che, dopo un percorso di 144 Km, sfocia nell'Oceano Atlantico. Le sue acque fangose appaiono di colore marrone, molto probabilmente a causa dei sedimenti raccolti dalle foreste circostanti.
Lunghe spiagge di sabbia bianca fiancheggiano la costa oceanica della città, mentre il lungofiume e l'entroterra sono costituiti principalmente da mangrovie e fitta foresta pluviale tropicale. L'economia dell'area circostante è prevalentemente agricola, con coltivazioni di caffè, cacao e frutti tropicali.
Appena a nord-est di Kourou si trova lo spazioporto europeo, scelto dal governo francese nel 1964 come base per il lancio di satelliti e attualmente sede delle famiglie dei lanciatori Ariane e Vega, sviluppati dall'ESA.
Poiché Kourou si trova a soli 500 km a nord dell'equatore, è nella posizione ideale per i lanci in orbita, giacché i razzi ottengono una prestazione superiore grazie a un effetto fionda dovuto alla velocità di rotazione della Terra. Inoltre, non vi è alcun rischio di cicloni o terremoti.
Questa base di lancio e la giungla che la circonda coprono una superficie di 690 km quadrati che protegge molte specie di animali selvatici e di piante.
Da qui è previsto il lancio del più grande e potente telescopio mai lanciato nello spazio - il telescopio spaziale James Webb. Dopo il decollo, intraprenderà un viaggio di un mese verso la sua destinazione, a circa un milione e mezzo di chilometri dalla Terra.
Seguendo le orme del telescopio spaziale Hubble, Webb è progettato per rispondere alle domande sull'Universo e per fare scoperte rivoluzionarie in tutti i campi dell'astronomia. Il telescopio sarà in grado di rilevare la luce infrarossa generata dalle galassie durante la loro formazione più di 13,5 miliardi di anni fa, all'indomani del Big Bang. Webb consentirà di guardare più lontano nelle nostre origini – dalle prime galassie dell'Universo, alla nascita di stelle e pianeti, agli esopianeti.
Nel primo mese dopo il lancio, Webb aprirà il suo pannello solare, che ha circa le dimensioni di un campo da tennis, e dispiegherà il suo specchio primario da 6,5 metri. Questo verrà utilizzato per rilevare la debole luce di stelle e galassie lontane, con una sensibilità cento volte maggiore di quella di Hubble.
Webb è un progetto congiunto tra NASA, ESA e Agenzia Spaziale Canadese (CSA). Maggiori informazioni su Webb nelle pagine ESA del kit di lancio e della brochure interattiva, entrambi disponibili in italiano.
Questa immagine fa parte del programma video Earth from Space.
In collaborazione con Rivista Geomedia.