Immagine EO della Settimana: Zelanda, Paesi Bassi
La missione Copernicus Sentinel-2 ci porta sopra la Zelanda - la provincia più occidentale dei Paesi Bassi.
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Situata a circa 150 km da Amsterdam, la Zelanda è costituita da un complesso sistema di isole, penisole e corsi d'acqua. Comprende inoltre le Fiandre zelandesi (Zeeuwsch-Vlaanderen) - una striscia di terraferma delle Fiandre, tra la Schelda Occidentale (Westerschelde) e il Belgio.
La provincia della Zelanda sorge sul grande delta del fiume, alla foce di numerosi fiumi, come i fiumi Schelda e Mosa. I colori acquamarina più chiari nell'immagine indicano le acque poco profonde del delta con i letti dei fiumi e diversi banchi di sabbia visibili. Le acque di colore marrone indicano un più alto contenuto di sedimento, che contrasta con le acque più scure del Mare del Nord.
Il porto di Rotterdam, il più grande porto marittimo in Europa, è visibile in alto a destra nell'immagine. Anversa, in Belgio, è visibile nella parte inferiore destra e la pittoresca città di Bruges si può riconoscere in basso a sinistra nell'immagine.
La Zelanda è una delle principali province agricole dei Paesi Bassi, con una delle aree più grandi di terreno coltivabile. Il mosaico di campi agricoli visibile sulle isole e sul territorio continentale mostra i campi nei vari stadi di crescita o di raccolta. L'area sostiene la produzione di cereali, patate, barbabietole, allevamenti bovini e orticoltura.
Ampie zone della Zelanda, che si traduce in 'terra di mare', sorgono al di sotto del livello del mare. Nel 1953 la provincia fu sede di un'inondazione mortale causata da una combinazione di alte maree primaverili con una forte tempesta di vento, che danneggiò gravemente la bassa regione costiera.
Di conseguenza, il governo olandese cominciò ad attuare il Progetto Delta – un complesso sistema di argini, canali, dighe e ponti per frenare il Mare del Nord. In questa immagine, la Barriera antitempesta della Schelda Orientale (Oosterscheldekering), lunga 9km, è visibile tra le isole di Schouwen-Duiveland e Noord-Beveland.
Dal momento che l'innalzamento del livello del mare è un indicatore chiave del cambiamento climatico, monitorare accuratamente l'altezza variabile della superficie del mare nel corso dei decenni è essenziale per la scienza climatica, per l'elaborazione delle politiche e, in ultima analisi, per proteggere le vite di coloro che risiedono in queste basse regioni a rischio.
Il satellite Copernicus Sentinel 6 Michael Freilich, il cui lancio è programmato a novembre, è il primo di due satelliti gemelli che verranno lanciati in sequenza per fornire accurati rilievi dei cambiamenti del livello del mare.
Entrambi i satelliti raggiungeranno 66°N e 66°S – un'orbita specifica occupata da missioni precedenti che hanno fornito i dati di riferimento dell'altezza della superficie del mare negli ultimi tre decenni. Quest'orbita consentirà di mappare il 95% degli oceani della Terra liberi da ghiaccio, ogni 10 giorni.
Questa immagine, acquisita il 30 maggio 2020, fa parte della serie video Earth from Space.
In collaborazione con Rivista Geomedia.