Venere è più vicina con Venus Express
Ci stiamo avvicinando a grandi passi verso la data del lancio di Venus Express, previsto per il 26 ottobre prossimo. In quel giorno, se tutto procederà secondo i piani, finora rispettati, alla base spaziale di Baikonur, Kazakhstan, un razzo Soyuz-Fregat imprimerà al prezioso carico la velocità necessaria per staccarsi dalla Terra alla volta del secondo pianeta del Sistema Solare, Venere. Dopo un viaggio di 153 giorni, il veicolo spaziale Venus Express entrerà in orbita intorno a Venere, per rimanerci per almeno 500 giorni terrestri, cioè la durata di due giorni venusiani.
Sarà un periodo ricco di lavoro per i sette strumenti a bordo della sonda interplanetaria. ASPERA, analizzatore di plasma, studierà le interazioni fra il vento solare e l’atmosfera venusiana. MAG, il magnetometro, indagherà intorno ai meccanismi che originano un campo magnetico intorno a Venere, che non ne possiede uno interno. PFS, lo spettrometro planetario Fourier, misurerà le temperature atmosferiche e superficiali e fornirà dati sulla composizione dell’atmosfera. SPICAV / SOIR, spettrometro infrarosso e ultravioletto getterà uno sguardo all’atmosfera venusiana, in particolare alla ricerca di acqua e ossigeno. VeRa, che sta per Venus Radio Science Experiment, sfrutterà il potente ponte radio con la Terra per studiare la ionosfera di Venere. VIRTIS, spettrometro ultravioletto, infrarosso e visibile, seguirà le nuvole per capire la dinamica dell’atmosfera. Con VMC, Venus Monitoring Camera, si otterranno, fra l’altro, immagini delle nuvole e della superficie.
Come rivela il nome, Venus Express è una missione realizzata in tempi brevi, circa tre anni, e che, sfruttando tecnologie in gran parte sviluppate per le missioni Mars Express e Rosetta ha permesso di contenere anche i costi. Prima missione europea verso Venere, Venus Express ne studierà l’atmosfera e le nuvole con accuratezza mai raggiunta in precedenza.
Venere, pianeta piena di segreti
Il brillante pianeta Venere, come del resto ogni altro pianeta del Sistema Solare, è proprio unico. Apparentemente gemello della Terra - ha infatti dimensioni e massa simili a quelle terrestri- è, in realtà, totalmente diverso dal nostro pianeta. E questa diversità è proprio uno dei misteri del Secondo Pianeta. La sua densa atmosfera, quasi esclusivamente diossido di carbonio, produce un effetto serra tale da far salire la temperatura superficiale fino a quasi cinquecento gradi. La pressione superficiale è elevatissima, l’atmosfera ruota rapidamente intorno al pianeta, formando vortici polari. Venus Express indagherà pure intorno alla dinamica delle nuvole venusiane, che contengono acido solforico e, nella parte superiore, mostrano un curioso assorbimento nell’ultravioletto.
Il veicolo spaziale Venus Express, ormai pronto alla partenza, ricorda per molti versi il suo predecessore Mars Express. Ma ci sono alcune differenze che gli permettono, soprattutto, di viaggiare in un ambiente diverso da quello marziano. Venere è parecchio più vicino al Sole ed è stato necessario adattare il sistema di controllo termico a temperature quattro volte superiori rispetto a quelle marziane. Le dimensioni dei pannelli solari sono state ridotte e le antenne di collegamento con la Terra sono due al posto di una. La Terra, infatti, vista da Venere, è un pianeta esterno e può cambiare la sua posizione rispetto al Sole.
Da Mars Express a Venus Express
Il veicolo spaziale Venus Express, ormai pronto alla partenza, ricorda per molti versi il suo predecessore Mars Express. Ma ci sono alcune differenze che gli permettono, soprattutto, di viaggiare in un ambiente diverso da quello marziano. Venere è parecchio più vicino al Sole ed è stato necessario adattare il sistema di controllo termico a temperature quattro volte superiori rispetto a quelle marziane. Le dimensioni dei pannelli solari sono state ridotte e le antenne di collegamento con la Terra sono due al posto di una. La Terra, infatti, vista da Venere, è un pianeta esterno e può cambiare la sua posizione rispetto al Sole.
Venus Express è ora a Baikonur, giunto in aereo da Toulouse, in Francia, dov’è stato montato e sottoposto a controlli e prove severe. E’ già collegato con ESOC, il centro europeo delle operazioni spaziali a Darmstadt, in Germania, che guiderà la sonda nel suo viaggio interplanetario e dove giungeranno, dalla lontana Venere, le risposte che porteranno luce intorno ai misteri di quell’affascinante pianeta.