Andrea Milani (1948–2018)
Oggi i team Hera e NEO dell'ESA piangono la perdita del matematico ed astronomo italiano Andrea Milani, una figura di spicco nella comunità europea della scienza spaziale.
Milani, professore di matematica all'Università di Pisa, scomparso improvvisamente nei giorni scorsi, ideò il concetto originale della missione di dimostrazione tecnologica chiamata Don Quijote per testare la deviazione di un asteroide: spostare la traiettoria dell'orbita di un asteroide attraverso l'impatto di una sonda spaziale, mentre un secondo satellite esegue investigazioni scientifiche ravvicinate post-impatto per validare l'esperimento.
Lo studio di missione Don Quijote del 2005 ebbe una grande influenza sulla comunità per la difesa planetaria; il progetto subì in seguito alcune evoluzioni ed ottimizzasioni fino ad arrivare alla missione internazionale AIDA (Asteroid Impact and Deflection Assessment) per la quale la NASA contribuisce con il veicolo spaziale DART (data di lancio prevista giugno 2021) che impatterà l'asteroide Didymos, e l'ESA ha in fase di progettazione il veicolo spaziale di monitoraggio chiamato Hera.
Milani è stato anche un pioniere in una disciplina avviata da lui e da pochi altri alla fine dello scorso secolo: il monitoraggio di potenziali impatti di asteroidi. Le sue attività precursore alla fine degli anni '90 ed all'inizio del ventunesimo secolo sono state fondamentali nel creare il primo sistema automatizzato per calcolare le probabilità che un asteroide possa avere un impatto con la Terra in futuro.
L'informazione è resa pubblicamente disponibile attraverso il ben noto servizio NEODyS presso l'Università di Pisa. In linea con queste attività, Milani ed alcuni colleghi fondarono, nel 2011, la società SpaceDyS, che produceva software per la determinazione orbitale.
Poco dopo Milani promosse la creazione, presso l'ESA, di un centro per il monitoraggio degli asteroidi vicini alla Terra (NEO, Near-Earth Objects), portando alla realizzazione del NEO Coordination Centre presso il centro ESA di Frascati (Roma), l'ESRIN.
Milani fu inoltre uno dei primi sostenitori della missione BepiColombo verso Mercurio, una collaborazione europeo-giapponese. Egli contribuì a creare l'esperimento scientifico radio denominato MORE, attualmente in viaggio verso il pianeta più interno a bordo di BepiColombo. Misurerà il campo gravitazionale di Mercurio e stabilirà con maggiore precisione i limiti delle teorie che ne descrivono la sua misteriosa struttura interna.
"Andrea ha sempre amato il suo lavoro", ricorda Andres Galvez, a capo del team di supporto agli studi e sistemi scientifici - Science Studies & Systems Support - dell'ESA. "Andrea aveva un approccio non convenzionale, ma anche un modo di convincere le persone che i progetti in cui era coinvolto valevano la pena di essere portati avanti – nonostante fossero rischiosi – cosa che risultò avere un certo impatto".
Milani propose Don Quijote come una missione che poteva fornire l'anello mancante essenziale nella catena dall'identificazione di minaccia da asteroide alla mitigazione della minaccia stessa. Il concetto trovò il favore dell'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, ed il resto è storia.
L'eredità lasciata da Milani sarà parte della conferenza ministeriale Space19+ dell'ESA, dal momento che la missione Hera da lui ispirata è oggi proposta come pietra angolare nel nuovo Programma di Sicurezza Spaziale dell'Agenzia.