Il Corpo Astronautico Europeo
Nel 1998, gli Stati membri dell'ESA che partecipano al programma della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) decisero di unire le proprie squadre di astronauti con quella gia esistente dell'ESA per formare un unico corpo europeo di astronauti. Questo processo di integrazione si è completato nel 2002.
Il Corpo è attualmente composto da quattordici membri provenienti da Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia. Sei nuovi astronauti ESA provenienti da Danimarca, Francia, Germania, Italia e Regno Unito sono stati selezionati nel maggio 2009, dopo una campagna di reclutamento lunga un anno, e hanno iniziato il loro addestramento base all'EAC nel settembre 2009.
Uno degli obiettivi del Corpo Astronautico dell'ESA è di offrire ai propri astronauti quanto più addestramento possibile con l'obiettivo di accumulare quanta più esperienza possibile, facendo di loro delle persone qualitativamente preparate per le missioni spaziali. Questo non solo migliora la reputazione dell'ESA nel volo spaziale umano, ma aumenta anche la probabilità per gli astronauti stessi di essere assegnati ad una missione.
L'esperienza acquisita dagli astronauti dell'ESA nelle operazioni di volo spaziale non ha valore solo per il loro coinvolgimento durante le missioni con operazioni a bordo, ma anche quando essi non sono assegnati ad una missione. In questo caso, gli astronauti prendono servizio come supporto alla missione da terra, ad esempio, occupandosi delle comunicazioni con gli equipaggi nello spazio. Quando non sono assegnati a un corso di formazione o di supporto di missione, gli astronauti forniscono sostegno allo sviluppo di programmi tecnologici dell'ESA, le cosiddette funzioni di garanzia, come nel caso dello sviluppo di Columbus e dell'ATV (Automated Transfer Vehicle - Veicolo di Trasferimento Automatico).
Inoltre, i membri del Corpo Astronautico Europeo sono ambasciatori dei benefici del volo spaziale. Gli astronauti partecipano a numerose attività di relazioni pubbliche, convegni e conferenze scientifiche, condividendo la loro esperienza unica con il pubblico, contribuendo in questo modo a creare un'attitudine positiva nei confronti della scienza in generale e del volo spaziale in particolare.
Astronauti dell'ESA di nazionalità italiana in servizio attivo.
Roberto Vittori
Astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA)
Dati personali
Nato il 15 ottobre 1964 a Viterbo, Roberto Vittori è sposato con Valeria Nardi, originaria di Città di Castello. Hanno tre bambini. Roberto ama il calcio, la corsa, il nuoto e le buone letture.
Formazione
Nel 1989 si laurea presso l'Accademia Aeronautica di Pozzuoli in Scienze Aeronautiche. L'anno successivo, completa l'addestramento di base presso la base militare statunitense Air Force di Reese, in Texas, conseguendo il brevetto di pilota militare.
Nel 1995 ottiene il brevetto di Pilota Collaudatore Sperimentatore presso la U.S. Navy Test Pilot School di Patuxent River, in Maryland.
Tra il 1996 e il 1997 frequenta e completa il corso di Prevenzione Incidenti presso l'Istituto per la Sicurezza del Volo dello Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare Italiana, a Guidonia, e il corso Accident Investigation Course presso la U.S. Air Force Safety School di Kirtland, nel New Mexico.
Nel 2006, al termine del 108 Senior Course, consegue il diploma presso il NATO Defense College.
Nel dicembre 2007 consegue un master in fisica.
Riconoscimenti
Premio speciale di fine corso (academic award) della Undergraduate Pilot Training, presso la base dell’Air Force di Reese, in Texas.
Studente di merito (honour degree) presso la Test Pilot School di Patuxent River, in Maryland.
Studente di merito (honour degree) presso la United States Flight Safety School, Kirtland Air Force Base, New Mexico.
Nel 1997 viene insignito della Medaglia di lungo servizio dell’Aeronautica Militare Italiana.
Nel 2002 riceve la Medaglia d' oro al Valore Aeronautico dal Presidente della Repubblica Italiana.
Nel 2005 viene insignito dello speciale riconoscimento di 'Commendatore della Repubblica' dal Presidente della Repubblica Italiana.
Esperienza di servizio
Dopo aver conseguito il brevetto di pilota militare nel 1990, dal 1991 al 1994 Roberto Vittori vola come pilota di Tornado GR1 del 50esimo Stormo del 155esimo Gruppo, nella base operativa di Piacenza, ottenendo la qualifica di Combat Ready. In questo periodo ottiene l’abilitazione di Comandante di Squadriglia e per il rifornimento in volo diurno e notturno.
Completato l'addestramento di Pilota Collaudatore Sperimentatore presso la U.S. Navy Test Pilot School nel 1995, Vittori presta servizio per il Reparto Sperimentale Italiano di Volo come pilota per lo sviluppo del nuovo aereo europeo EuroFighter EF2000 fino al 1998. Dal 1996 al 1998 rappresenta l Italia nel programma di ricerca e sviluppo BVRAAM (Missile aria-aria con raggio d'azione oltre la visuale, Beyond Visual Range Air-to-Air Missile).
Dopo aver frequentato la Air Force Flight Safety School nel 1997, dal 1997 al 1998 è ufficiale addetto alla sicurezza del volo presso il Reparto Sperimentale di Volo e insegna aerodinamica all'Accident Investigation Course dello Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare Italiana.
Roberto Vittori è colonnello dell'Aeronautica Militare Italiana. Ha volato per circa 2000 ore su 40 tipi diversi di aeroplani, inclusi F-104, Tornado GR1, F-18, AMX, M-2000, G-222 eP-180.
Nel luglio 1998 viene selezionato come astronauta dall'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in cooperazione con l'ESA. Un mese dopo si unisce al Corpo Astronautico Europeo con sede a Colonia, in Germania, presso il Centro Astronautico Europeo dell'ESA.
Nell'agosto 1998 Vittori viene trasferito al Johnson Space Center della NASA, a Houston, in Texas, e segue il programma di formazione che abilita gli astronauti alle missioni a bordo dello Space Shuttle e della Stazione Spaziale Internazionale. Completata la preparazione come Specialista di Missione, Vittori porta a termine alcuni incarichi tecnici presso lo Space Shuttle Operations Systems Branch.
Nell'agosto 2001 inizia l'addestramento come ingegnere di bordo allo Yuri Gagarin Cosmonaut Training Centre (GCTC), presso Star City, vicino Mosca, in previsione del suo primo volo spaziale, nella primavera del 2002.
Nell'agosto 2002, Vittori rientra al Johnson Space Center della NASA, a Houston, dove lavora a supporto della sezione per lo sviluppo dei veicoli spaziali di nuova generazione.
Dopo il tragico incidente dello Space Shuttle Columbia, Vittori lavora nel gruppo investigativo ''Tiger Teams'' al Johnson Space Center.
Nell'ottobre 2004 segue un nuovo addestramento a Star City per prepararsi alla sua seconda missione sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Tra febbraio 2006 ed agosto 2008 Roberto Vittori è in servizio presso l'Aeronautica Militare Italiana in base ad un accordo tra ESA e Aeronautica Militare Italiana. Durante tale periodo lavora per la Commissione del Comitato Tecnico Scientifico dell'ASI.
Esperienza di volo spaziale
Dal 25 aprile al 5 maggio 2002 Roberto Vittori partecipa alla missione taxi-flight "Marco Polo" diventando il primo astronauta italiano a partire dalla base di lancio di Baikonur alla volta della Stazione Spaziale Internazionale, grazie a un accordo tra ESA, ASI e Roskosmos, l'Agenzia Spaziale Russa.
Dal 15 al 25 Aprile 2005 si svolge la missione ''Eneide'', la seconda di Vittori sulla Stazione Spaziale Internazionale. In qualità di ingegnere di volo sia per l'andata che per il rientro a terra, Vittori occupa un ruolo attivo nella guida e nelle fasi di attracco della navicella Soyuz. A bordo della ISS, porta a termine anche un intenso programma di esperimenti.
Dal 16 maggio al primo giugno 2011 Vittori ha partecipato ad un'importante missione di assemblaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale, la STS-134, sua terza missione nello spazio. La possibilità di volo di Vittori derivava da un accordo bilaterale tra l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA. La missione era nominata DAMA. Oltre alla consegna dell'Express Logistics Carrier, il principale obiettivo della missione era l'installazione sulla Stazione Spaziale dell'AMS-02, lo Spettrometro Alfa Magnetico per la rilevazione dei raggi cosmici e per esaminare le fondamenta della "materia oscura" e l'origine dell'universo. Uno dei compiti principali di Vittori era di agganciare, con il braccio robotico dello Shuttle, l'AMS-02 alloggiato nel vano di traporto e ancorarlo alla ISS per l'installazione. Questa è stata l'ultima missione dello Space Shuttle Endeavour.
Paolo Nespoli
Astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA)
Dati personali
Nato il 6 aprile 1957 a Milano, abita a Verano Brianza (Milano). È appassionato di immersioni subacquee, pilotaggio di aerei a turismo, assemblaggio computer ed apparecchiature elettroniche, computer software.
Formazione
Ottiene un Bachelor of Science in Aerospace Engineering nel 1988 dalla Polytechnic University of New York (USA) e, nel 1989 riceve, sempre dalla stessa università, un Master of Science in Aeronautics and Astronautics. L'Università degli Studi di Firenze gli riconosce, nel 1990, una Laurea in Ingegneria Meccanica.
Qualifiche e brevetti
Civili: Abilitazione all'esercizio della professione di Ingegnere, Brevetto di pilota (Private Pilot Licence) con qualifica per volo strumentale, Brevetto avanzato d'immersione subacquea, Abilitazione all'immersione NitrOx.
Militari: Paracadutista, Istruttore di paracadutismo, Direttore di lancio, Abilitazione al lancio d'alta quota, Incursore.
Riconoscimenti
Riconoscimenti di "Team achievement" per: la missione spaziale Mir 97 (Agenzia Spaziale Tedesca), la missione spaziale EUROMIR 95 (ESA), il programma NASA-Mir (NASA), la missione spaziale EUROMIR 94 (ESA), l'esperimento Bed Rest Experiment (ESA – Agenzia Spaziale Francese), la simulazione Columbus Utilisation Simulation (ESA).
Esperienza di servizio
Entrato nell'Esercito Italiano nel 1977, diventa sottufficiale e lavora come istruttore di paracadutismo presso la Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa. Nel 1980 passa al 9° Battaglione d'Assalto "Col Moschin" di Livorno dove si qualifica come Incursore. Dal 1982 al 1984 è inviato a Beirut, in Libano, con il Contingente Italiano della Forza Multinazionale di Pace. Rientrato in Italia, diventa ufficiale e rimane a disposizione del Comando Battaglione Incursori.
Nel 1985 riprende gli studi universitari e nel 1987 Nespoli lascia l'esercito. Dopo aver ottenuto un Master di Scienza all'estero, nel 1989, Nespoli ritorna in Italia e inizia a lavorare come Ingegnere Progettista alla Proel Tecnologie di Firenze, dove ha eseguito analisi meccaniche e fornito il supporto per la qualifica delle unità di volo dell'Electron Gun Assembly, uno dei principali componenti del sistema del "satellite al guinzaglio" (Tethered Satellite System, TSS) dell'Agenzia Spaziale Italiana.
Nel 1991, è entrato a far parte del Corpo Astronautico Europeo dell'ESA, a Colonia, Germania, in qualità di ingegnere per la formazione degli astronauti ha contribuito alla preparazione e allo sviluppo della formazione di base degli astronauti europei ed è stato responsabile della preparazione e della gestione del mantenimento delle competenze degli astronauti. È stato responsabile anche dell'Astronaut Training Database, un software utilizzato per la preparazione e la gestione della formazione degli astronauti.
Nel 1995 è stato assegnato al progetto EuroMir presso lo stabilimento ESTEC dell'ESA, a Noordwijk nei Paesi Bassi, dove ha assunto la responsabilità del team che ha preparato, integrato e supportato il Payload and Crew Support Computer utilizzato a bordo della stazione spaziale russa Mir.
Nel 1996, è stato assegnato al Johnson Space Center della NASA, a Houston, in Texas, dove ha lavorato nella Spaceflight Training Division per la formazione per il personale di terra e per gli equipaggi in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Nel luglio 1998, è stato selezionato come astronauta dall'Agenzia Spaziale Italiana e un mese dopo si è aggregato al Corpo Astronautico Europeo dell'ESA, nella base del Centro Astronautico Europeo (European Astronaut Centre, EAC) di Colonia, in Germania.
Nell'agosto 1998, è stato trasferito presso lo Johnson Space Center della NASA e assegnato alla classe di astronauti XVII della NASA.
Nel 2000 ha conseguito le qualificazioni di base per essere assegnato a una missione a bordo di uno Shuttle e alla Stazione Spaziale Internazionale. Nel luglio 2001 ha completato con successo il corso di addestramento per comandare il braccio robotico dello Shuttle. Nel settembre 2003 ha completato il corso avanzato per le attività extraveicolari.
Nell'agosto 2004, Nespoli è stato assegnato temporaneamente al centro di addestramento per cosmonauti Gagarin di Star City (vicino Mosca, Russia), dove ha seguito l'addestramento iniziale per la navicella spaziale Soyuz.
Dopo, Nespoli è tornato al centro astronauti della NASA al JSC a Houston, dove ha effettuato l'addestramento di competenza per mantenere le qualificazioni acquistate ed ha frequentato ulteriori corsi. Ha inoltre espletato diverse funzioni tecniche per la NASA, per l'ESA e per l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Nel giugno del 2006 Nespoli è stato ufficialmente assegnato all'equipaggio della missione STS-120 dello Shuttle.
Esperienza di volo spaziale
Dal 23 ottobre al 7 novembre 2007, Paolo Nespoli ha volato come specialista di missione a bordo dello Space Shuttle Discovery con il volo STS-120 verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Durante questa missione è stato consegnato ed installato il Nodo 2, un importante elemento strutturale essenziale per l'ulteriore ampliamento della ISS, che include anche l'aggiunta del laboratorio europeo Columbus.
Un altro importante compito svolto è stata la rilocazione di uno dei pannelli solari che forniscono energia alla Stazione. Nespoli ha avuto un ruolo chiave come astronauta di attività intraveicolare (IVA) durante le uscite nello spazio di questa missione, inclusa per quella relativa all'installazione del Nodo 2.
Durante la sua missione, chiamata Esperia, Paolo Nespoli ha anche portato a termine, per la comunità scientifica europea, una serie di esperimenti europei nel campo della biologia e della fisiologia umana ed ha, inoltre, preso parte ad attività di carattere didattico.
Nel novembre 2008, Paolo Nespoli è stato assegnato al suo secondo volo nello spazio. La Spedizione 26/27, una missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale, è stata lanciata il 15 dicembre 2010. In qualità di ingegnere di volo, i suoi compiti durante la missione MagISStra comprendevano la conduzione di esperimenti scientifici e dimostrazioni tecnologiche, nonché l'esecuzione di attività educative. Dopo aver passato 159 giorni nello spazio, è rientrato a Terra il 24 maggio 2011.
Incarico attuale
A luglio 2015 Paolo Nespoli è stato assegnato ad una terza missione spaziale come membro della Spedizione 52/53 sulla Stazione Spaziale Internazionale. Partirà a bordo della navetta Soyuz a maggio 2017 per una missione di cinque mesi. Quest'ultima missione è parte di un accordo di scambio tra la NASA e l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che coinvolge astronauti ESA.
Samantha Cristoforetti
Astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA)
Dati personali
Nata a Milano, Italia, il 26 aprile 1977. Cristoforetti ama fare escursioni a piedi, immersioni, yoga, leggere e viaggiare. Altri interessi includono tecnologia, nutrizione e la lingua cinese.
Formazione
Cristoforetti ha conseguito il diploma di Liceo Scientifico a Trento, Italia, nel 1996, dopo un anno passato negli Stati Uniti grazie ad un programma di scambio per studenti.
Nel 2001 si è laureata all'Università Tecnica di Monaco di Baviera, in Germania, con un master in ingegneria meccanica con specializzazioni in propulsione aerospaziale e in strutture leggere. Come parte degli studi, ha frequentato per quattro mesi la scuola nazionale superiore di aeronautica e dello spazio di Tolosa, in Francia - lavorando su un progetto sperimentale di aerodinamica - e per dieci mesi l'Università Mendeleev delle Tecnologie Chimiche, a Mosca, in Russia, dove ha preparato la sua tesi di laurea su propellenti solidi nei razzi.
Ha inoltre portato a termine un diploma di scienze aeronautiche all'Univesità Federico II di Napoli, Italia, nel 2005, come parte dell'addestramento con l'Aeronautica Militare Italiana.
Esperienza di servizio
Dal 2001 Cristoforetti ha frequentato l'Accademia Aeronautica di Pozzuoli, Italia, diplomandosi nel 2005. Durante la sua permanenza all'Accademia ha prestato servizio come "class leader" e le è stata assegnata la Spada d'Onore per il miglior raggiungimento accademico.
Dal 2005 al 2006 è stata alla Sheppard Air Force Base in Texas, negli Stati Uniti. Cristoforetti è diventata pilota da guerra dopo aver completato l'addestramento della Euro-NATO Joint Jet Pilot ed ha fatto parte del 132^ Squadrone, 51^ Stormo Bomber, di stanza a Istrana, Italia.
Nel 2007 ha completato l'addestramento "Introduction to Fighter Fundamentals".
Dal 2007 al 2008, ha pilotato gli MB-399 ed ha servito nella Sezione di Pianificazione ed Operazioni per il 51^ Stormo Bomber ad Istrana, Italia.
Nel 2008 si è unita al 101^ Squadrone, 32^ Stormo Bomber di base a Foggia, Italia, dove ha seguito l'addestramento operazionale di conversione per il velivolo di attacco da guerra AM-X.
Cristoforetti è Capitano dell'Aeronautica Italiana. Ha accumulato oltre 500 ore di volo su sei tipi di aerei militari, compresi gli SF-260, T-37, T-38, MB-339A, MB-339CD, AM-X.
Cristoforetti è stata selezionata come astronauta ESA nel maggio 2009. Assunta dall'ESA nel settembre 2009, a novembre 2010 ha completato con successo l'addestramento base degli astronauti.
Esperienza di volo spaziale
A luglio 2012 è stata assegnata ad una missione dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Il lancio con la navicella Soyuz è avvenuto il 23 novembre 2014 dal cosmodromo di Baikonour, Kazakistan. Si tratta della seconda missione di lunga durata dell'ASI sulla Stazione Spaziale Internazionale, ottava missione di lunga durata per un astronauta ESA.
In vista della sua missione, Samantha si è addestrata sui sistemi della Stazione, sulla navicella spaziale russa Soyuz, in robotica e in attività extra veicolari.
Samantha ha trascorso quasi 200 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale con la missione Futura.
Incarico attuale
Impegnata nelle attività post-volo, interagisce con piacere via Twitter con gli appassionati di spazio tramite l'account @AstroSamantha.
Luca Parmitano
Astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA)
Dati personali
Nato a Paternò, Italia, il 27 settembre 1976. Sposato, con due figlie. Parmitano è un sub molto attivo ed ama lo snowboarding, lo skydiving, il sollevamento pesi ed il nuoto. Altri interessi includono la lettura e la musica.
Formazione
Parmitano si è diplomato al Liceo Scientifico Statale "Galileo Galilei" di Catania, Italia, nel 1995.
Nel 1999 si è laureato in scienze politiche all'Università di Napoli Federico II, in Italia, con una tesi sulle leggi internazionali. Nel 2000 si è diplomato all'Accademia Aeronautica Italiana di Pozzuoli, Italia.
Parmitano ha portato a termine l'addestramento base con la U.S. Air Force alla Euro-Nato Joint Jet Pilot Training presso la Sheppard Air Force Base in Texas, Stati Uniti, nel 2001. Ha completato inoltre il corso JCO/CAS con la USAFE a Sembach, Germania, nel 2002.
Nel 2003 si è diplomato come Ufficiale di Battaglia Elettronica alla ReSTOGE di Pratica di Mare, Italia. Ha completato il Programma di Leadership Tattica (TLP) a Florennes, Belgio, nel 2005.
Nel luglio del 2009 Parmitano ha conseguito un Master in Ingegneria del Volo Sperimentale presso l'Istituto Superiore dell'Aeronautica e dello Spazio (ISAE) di Tolosa, Francia.
Riconoscimenti
Nel 2007 ha ricevuto una Medaglia d'Argento al Valore Aeronautico dal Presidente della Repubblica Italiana.
A luglio 2014 è stato nominato "ambasciatore" del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
Esperienza di servizio
Al termine degli studi a livello universitario per l'addestramento come pilota nel 2001, Parmitano ha volato sugli AM-X con il 13^ Squadrone, 32^ Stormo, ad Amendola, Italia, dal 2001 al 2007. Durante questo periodo, ha ottenuto tutte le qualificazioni con tale velivolo, comprese "Combat Ready", "Four Ship Leader" e Mission Commander/Package Leader.
Come membro del 13^ Squadrone ha ricoperto il ruolo di Capo della Sezione di Addestramento e di Comandante del 76^ volo. Ha fatto inoltre parte del 32^ Stormo EWO (Electronic Warfare Officer).
Nel 2007 è stato selezionato dall'Aeronautica Militare Italiana per diventare pilota collaudatore. Si è addestrato come Experimental Test Pilot alla EPNER, la scuola piloti francese ad Istres.
Parmitano è maggiore dell'Aeronautica Militare Italiana. Ha accumulato più di 2000 ore di volo, si è qualificato su oltre 20 tipi tra aerei ed elicotteri militari, ha volato su oltre 40 tipi diversi di velivoli.
Parmitano è stato selezionato come astronauta ESA nel maggio 2009.
Esperienza di volo spaziale
Nel febbraio 2011, Parmitano è stato assegnato come ingegnere di volo alla prima missione di lunga durata dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) sulla Stazione Spaziale Internazionale. Luca è partito a bordo di un lanciatore Soyuz il 28 maggio 2013 dal cosmodromo di Baikonour, Kazakistan.
Durante la missione Volare, Luca ha trascorso 166 giorni nello spazio portando avanti oltre 20 esperimenti e prendendo parte a due attività extra veicolari e all'attracco di quattro navette. È rientrato a Terra l'11 novembre 2013.
Astronauti di nazionalità italiana che non fanno più parte dell'ESA
Umberto Guidoni
Umberto Guidoni è nato a Roma nel 1954, è sposato e ha un bambino di nove anni. Dopo la maturità classica, Guidoni si iscrive alla facoltà di Fisica presso l'Università La Sapienza di Roma. Dalla laurea in poi, il suo cammino scientifico di ricerca non sarà mai interrotto.
Sono i suoi studi sul plasma e sull'elettricità che gli permettono di partecipare alla sua prima missione spaziale, nel 1992. In effetti, il ruolo di Umberto Guidoni nelle missioni spaziali è quello dello scienziato di bordo. Poiché scienziato lo è sempre stato: dapprima nel CNEN, il Comitato nazionale per l'energia nucleare, con una borsa di studio, poi ricercatore dell'ENEA, l'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente, presso la Divisione Energia Solare.
Nel 1984 diventa ricercatore presso l'IFSI, l'Istituto di fisica dello spazio interplanetario, l'istituto del CNR che svolge prevalentemente attività spaziale. Diviene co-investigatore di RETE, Research on Electrodynamic Tether effects, uno degli esperimenti scientifici del TSS, Tethered Satellite System, ovvero gli esperimenti con i satelliti "a guinzaglio". Per questo esperimento organizza l'attività di sviluppo e integrazione e realizza il “Ground support equipment”.
Nello stesso periodo collabora alla messa a punto di una camera al plasma per simulare in laboratorio i fenomeni elettrodinamici connessi con il TSS. In tale ambito si occupa dello sviluppo dei "plasma contactors per applicazioni spaziali nella ionosfera. Nel 1988 diventa Project Scientist di RETE, organizzando i vari test del satellite e curando la pianificazione delle operazioni di volo.
Nel 1989 Guidoni è selezionato dall'ASI, l'Agenzia Spaziale Italiana, insieme a Franco Malerba come "Payload Specialist", ovvero scienziato di bordo, per la prima missione del TSS. Successivamente viene trasferito presso il Centro Astronauti del Johnson Space Center della NASA a Houston. Durante la missione STS-46/TSS-1, supporta da terra gli esperimenti che vengono effettuati in orbita. Membro dell'equipaggio in orbita, in quella occasione, è Maurizio Cheli.
Nel 1995, Guidoni è selezionato per il suo primo volo spaziale come Payload Specialist e, dopo l'addestramento, il 22 febbraio 1996 decolla per il suo primo volo, a bordo dello Space Shuttle Columbia, nella missione STS-75/TSS-1R. Nei 16 giorni di permanenza nello spazio, durante le 252 orbite e percorrendo 6.5 milioni di miglia in 377 ore e 40 minuti, Guidoni segue gli esperimenti elettrodinamici del satellite TSS posizionato circa 20 km dalla navetta, che dimostrano, per la prima volta, la generazione di potenza elettrica nello spazio.
Nel 1996 comincia una nuova fase di addestramento in preparazione per le operazioni a bordo degli Space Shuttle e della futura ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Completato il corso, Umberto Guidoni diventa il primo astronauta italiano a conseguire la qualifica di “Mission Specialist” ovvero di astronauta professionista in grado di volare a bordo della Stazione Spaziale. Cosa che ha fatto il 19 aprile 2001, a bordo dello Space Shuttle Endeavour, 40 anni dopo il primo volo umano, quello di Yuri Gagarin del 12 aprile 1961.
Guidoni è stato accompagnato dall'entusiasmo di tutta l'Europa come primo astronauta europeo nella ISS, ma soprattutto dell'Italia. La missione STS-100 – durata dal 19 aprile al 1 maggio 2001 - ha consentito il trasporto del modulo logistico pressurizzato Leonardo costruito in Italia e del braccio robotizzato canadese ERA, entrambi elementi ESA della Stazione Spaziale. In occasione del lancio, l'ESA ha organizzato anche un filo diretto tra Guidoni e i supporters di tutto il mondo, via posta elettronica. Rispondendo a una mail al giorno, Guidoni ha descritto la sua nuova casa senza gravità, il suo lavoro, la vita quotidiana in quello strano e affascinantissimo ambiente e le sue risposte sono state puntualmente pubblicate nella pagina del sito www.esa.int/guidoni.
Dal 2001 al 2004, Guidoni lavora in ESTEC, lo stabilimento olandese dell'ESA, come supporto per gli equipaggi degli astronauti ESA nella strumentazione del laboratorio Columbus, il contributo europeo alla ricerca scientifica a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Umberto Guidoni lascia il Corpo Astronautico Europeo nel giugno del 2004.