Leggeri movimenti di superficie sul radar
Gli scienziati stanno facendo progressi nell'uso di dati radar satellitari – come quelli della missione Sentinel-1 – per monitorare i cambiamenti della superficie terrestre.
I Campi Flegrei, in Italia, sono una vasta area vulcanica attiva che si trova vicino alla città di Napoli ed al Monte Vesuvio, caratterizzata da continue deformazioni del terreno dovute alla sua natura vulcanica.
"Nel 2012, le deformazioni con tassi fino a 3cm al mese hanno indotto il dipartimento di Protezione Civile a passare dal livello base (verde) di allerta del Piano di Emergenza dei Campi Flegrei a quello di attenzione (giallo)" ha detto Sven Borgstrom dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
"Il sollevamento continua ancora oggi: le immagini radar del satellite Sentinel-1A acquisite sopra l'area in questione tra ottobre 2014 e marzo 2015 mostrano che il suolo cresce di circa 0.5cm al mese".
Questa è solo una delle molte scoperte che vengono presentate questa settimana al Workshop Fringe sui progressi della scienza e sulle applicazioni di "interferometria SAR" che si tiene all'ESRIN, il Centro ESA per l'Osservazione della Terra situato a Frascati, Roma.
L'interferometria radar ad aperture sintetica, o InSAR, è una tecnica di telerilevamento dove due o più immagini della stessa area vengono combinate insieme per rilevare piccole variazioni che si verificano tra un'acquisizione e l'altra.
Piccoli cambiamenti sul terreno causano cambiamenti nel segnale radar e portano a modelli di interferenza color arcobaleno nell'immagine combinata, conosciuta coma "interferogramma".
Il Workshop Fringe prende il nome da queste "frange" colorate visibili negli interferogrammi.
Piccoli movimenti – fino ad una scala di pochi millimetri – possono essere rilevati su vaste aree. Le placche tettoniche che stridono al passaggio dell'una contro l'altra, il lento "respiro" dei vulcani attivi, il leggero cedere di una strada cittadina attraverso l'estrazione dell'acqua dal sottosuolo e anche la dilatazione termica di un edificio in una giornata di sole.
Quest'anno il workshop presta particolare attenzione ai nuovi risultati della missione Sentinel-1. Lanciato nell'aprile dello scorso anno, Sentinel-1A è diventato il primo satellite in orbita del programma europeo Copernicus, e sta fornendo importanti dati per una serie di applicazioni operative e scientifiche.
Nell'arcipelago norvegese di Svalbard, i dati del Sentinel-1 sono utilizzati per monitorare la perdita di ghiaccio dalla calotta glaciale Austfonna. All'inizio di quest'anno, il satellite ha misurato il flusso in uscita dal ghiacciaio della calotta glaciale che si spostava scorrendo di 3 cm al giorno.
Con oltre 420 partecipanti, il workshop quest'anno ha visto la più grande affluenza sin dalla sua inaugurazione nel 1991 – quando quattro specialisti si riunirono per discutere i primi risultati InSAR provenienti dalla missione ERS-1. L'interferometria radar ha fatto passi da giganti da allora, con contributi da satelliti come Envisat ed ora Sentinel-1A.