Open Day 2004 all'ESRIN
Fedele alla tradizione di apertura e divulgazione ai giovani e agli appassionati di cultura scientifica, anche quest’anno ESRIN, lo stabilimento italiano dell’ESA, apre le sue porte il prossimo 22 marzo 2004.
Dalle ore 10:00 alle ore 17:30, sarà una giornata intensa dal programma ricco di conferenze e visite nello stabilimento che si trova a Frascati, a pochi chilometri da Roma. Sono già previste oltre 600 persone, provenienti dalle scuole superiori romane e non. Soprattutto gli studenti dei Licei scientifici si sono dimostrati i più accaniti fan dello spazio. L'ESA, infatti, gestisce la politica spaziale europea che vede l'Italia tra i primi Paesi membri contribuenti dell'Agenzia Spaziale Europea.
Ad accogliere i ragazzi sarà uno dei tre astronauti ESA di nazionalità italiana, Paolo Nespoli, che già fece gli onori di casa nell’edizione dell’Open Day 2001, riscuotendo grandissimo successo per la familiarità dei modi e per le sue conferenze, con immagini e filmati degli astronauti in orbita. Paolo Nespoli, astronauta ESA dal 1998, lavora stabilmente a Houston nel Johnson Space Center dove costantemente si allena nelle grandi facilities che la NASA ha a disposizione. L`ingegner Nespoli sta seguendo dei corsi di training per le passeggiate spaziali fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale, ISS, ed è entrato a far parte dell’equipaggio degli Shuttle, seguendo da terra i compagni in volo.
Ma nelle attività dell’Agenzia non esiste solo lo spazio “esterno”: importantissimi sono i programmi che ESA ha sviluppato nel campo dell’Osservazione della Terra, delle Telecomunicazioni satellitari e nel campo ingegneristico della progettazione e realizzazione di razzi lanciatori. Per far conoscere questi programmi al pubblico che parteciperà all’Open Day, gli scienziati che tutti i giorni lavorano a questi progetti hanno preparato filmati, schede introduttive e spiegazioni che avranno luogo nella Magellan Room, la grande sala per le conferenze che ospita il modello in scala della ISS.
Per lo studio della Terra, Maurizio Fea, fisico dell’ESA e decano nel campo dell’osservazione del nostro pianeta, descriverà gli ultimi traguardi raggiunti nella tecnologia del “remote sensing”, ovvero come si arriva allo studio tramite satellite e alle misure accurate ottenute con gli strumenti più sofisticati, a bordo dei satelliti in orbita.
Studiare la Terra con i satelliti che ESA ha mandato in orbita e il cui ultimo preziosissimo contributo ci viene dal satellite ENVISAT, lanciato nel 2002, serve a comprendere a fondo i mutevoli fenomeni che caratterizzano la biosfera in cui viviamo. Si studiano infatti sia le terre emerse, sia le acque che coprono la superficie terrestre siano esse ghiacciate come ai Poli o dolci come nei laghi e nei fiumi o salate come le immense vastità degli oceani, sia l’atmosfera.
Grazie ai dati che giungono a terra dai satelliti in orbita – e si tratta di una mole di dati impressionante, tale di “riempire” decine di migliaia di PC – gli scienziati dell’ESA, assieme a tutta la comunità scientifica mondiale, tengono sotto controllo lo stato di salute del pianeta. ESRIN ha una spiccata “vocazione” per l’Osservazione della Terra: nello stabilimento esiste un edificio, chiamato ENVISAT Building, in cui vengono archiviati e gestiti i dati provenienti dai satelliti. Inoltre vi è stata impiantata una grandissima antenna, che sarà visitabile durante la giornata, proprio per la ricezione di quei dati.
Le comunicazioni satellitari sono importanti in quanto gestiscono i collegamenti tra i vari continenti, garantendo che il flusso di informazioni non venga interrotto. Siamo infatti abituati alle dirette televisive satellitari, o ai collegamenti dei reporter dalle zone di guerra, ma non pensiamo che grazie ai satelliti è possibile per i medici nelle zone remote mettersi in contatto con i grandi centri ospedalieri lontani migliaia di chilometri, per avere un consulto o addirittura un aiuto robotizzato tele-guidato in sala operatoria. Ma esistono anche situazioni di tele-educazione, lì dove i bambini o i ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi con classi di coetanei. Inoltre le telecomunicazioni satellitari forniscono servizi utilissimi nella navigazione satellitare. Alla fine del 2005 ESA lancerà i primi due satelliti del sistema Galileo di navigazione satellitare, che si affiancherà entro il 2008 al più conosciuto GPS americano.
Anche nel campo dei lanciatori, l'Agenzia Spaziale Europea ha all’attivo una serie di progetti. Tra questi c'è quello del piccolo lanciatore Vega, per satelliti di piccole dimensioni, che ha il suo quartier generale proprio in ESRIN. E il responsabile di questo progetto, l`ingegner Fabrizio Felici, metterà a disposizione dei visitatori la propria esperienza nella realizzazione di quelle macchine così complesse quali sono i razzi vettori che portano i satelliti in orbita.
Per tutte le informazioni e per i dettagli e la logistica della giornata, contattare:
ESA/ESRIN
Tel. 06 – 94 180 953
Fax.06 – 94 180 352