Venere parla, Cebreros ascolta
INTERVISTA 30-2005. In previsione del lancio della missione Venus Express, che segna il ritorno a Venere dopo anni di esplorazione marziana, il 28 settembre viene inaugurata in Spagna, una nuova antenna parabolica, che avrà il compito di “parlare” con la sonda.
La nuova antenna di Cebreros (Àvila) è una parabola mobile di 35 metri. Nel complesso l’intera struttura è di circa 630 tonnellate, 40 metri di altezza, 20 di base. Un’opera notevole, completata in soli due anni dall’industria canadese SED Systems.
Il primo compito dell’antenna di Cebreros, come ricordavi, sarà di seguire per tutta la traversata la sonda Venus Express. In particolare, quando Venus Express sarà in orbita intorno a Venere, dall’aprile 2006, Cebreros sarà la stazione di controllo principale della navicella e riceverà 8 ore di dati scientifici al giorno.
Nei prossimi anni, l’antenna “ascolterà” i segnali di Rosetta, la missione in viaggio per lo studio della cometa 67 P/Churyumov- Gerasimenko, la sonda BepiColombo, che sarà lanciata nel 2011-2012 alla volta di Mercurio, e i due telescopi spaziali che orbiteranno intorno alla Terra, Herschel/Planck e Gaia.
Il costo della nuova stazione è stato di 30 milioni di euro, di cui 22 per l’antenna. In passato l’ESA si era appoggiata al Deep Space Network della NASA, il network di antenne statunitensi per le proprie missioni di esplorazione del sistema solare. Era necessario un investimento così consistente?
Appoggiarsi al Deep Space Network era una scelta che avrebbe limitato il piano di esplorazione spaziale europeo dei prossimi decenni, un piano decisamente è ambizioso, ma che l’Europa può e deve permettersi, sia dal punto di vista culturale che per lo sviluppo di nuove tecnologie e l’avanzamento delle proprie industrie.
Cebreros insieme alla parabola di New Norcia (Australia) è la seconda antenna dell’ESA dedicata alle comunicazioni con sonde per il sistema solare. È costruita con una tecnologia di avanguardia: dalla ricezione in banda Ka (31.8 - 32.3 GHz) risulta una maggiore capacità di acquisizione dati rispetto all’antenna di New Norcia. Ha un’accuratezza di puntamento maggiore, con un errore massimo di 6 millesimi di grado. Il controllo dell’antenna, come il suo puntamento, sarà condotto in remoto: l’antenna sarà comandata dal centro di controllo spaziale dell’ESA, ESOC, in Germania.
Cebreros si trova a circa 90 km a ovest di Madrid, in aperta campagna. E rispetto all’altro centro dell’ESA in Spagna, a Villafranca, vicino a Madrid, è molto meno urbanizzato. Il segnale che è possibile scambiare con la navicella, dunque, è più “pulito”: ci sono molte meno interferenze. Cebreros è stata una stazione di controllo della NASA ampiamente utilizzato fino a tutti gli anni ’70, in quella che potremmo definire belle epoque dell’esplorazione del sistema solare.
Bush e la NASA continuano a battere sul tema del ritorno dell’uomo sulla Luna, in previsione del grande salto verso Marte, nei prossimi decenni. Venere avrà lo stesso destino?
Al momento sembra proprio che gli unici due corpi extraterrestri del sistema solare su cui l’uomo possa mettere piede, siano la Luna e Marte. Venere, per quanto sia ancora largamente misterioso, ha caratteristiche che appaiono del tutto ostili alla vita umana e alla vita in generale.
Se è vero che per dimensioni, massa, vicinanza al Sole, Venere è il pianeta del sistema solare che si avvicina di più alla Terra, è vero anche che le somiglianze finiscono qui.
Venere è caratterizzato da una atmosfera molto densa, che dà luogo, alla superficie del pianeta, a una pressione 90 volte superiore a quella terrestre. A causa della composizione e della densità dell’atmosfera, la radiazione solare incidente viene riflessa per circa il 76%. Per paragone, l’atmosfera terrestre ne riflette circa il 37%. L’atmosfera venusiana si comporta quindi come uno specchio, ed è questo il motivo per il quale, dopo Sole e Luna, Venere è il corpo più brillante del cielo. Ma l’energia trasportata dalla poca radiazione che arriva sino alla superficie venusiana, viene intrappolata tra la superficie e l’atmosfera stessa: si tratta dell’effetto serra, che su questo pianeta è enorme. La conseguenza finale è che la temperatura superficiale si aggira intorno ai 470 °C.
Venere ha caratteristiche singolare: per esempio ruota intorno alla proprio asse in senso opposto a quello della Terra. Perché?
È piuttosto suggestivo pensare che su Venere il Sole sorga ad ovest e tramonta ad est: eppure è proprio questa la conseguenza della rotazione “retrograda” del pianeta, come viene definita una rotazione che avviene in senso opposto a quella terrestre. Del resto nel sistema solare non mancano pianeti con caratteristiche peculiari: se la Terra è una trottola che ruota da ovest a est e Venere da est a ovest, Urano è una trottola “sdraiata”. Perché accade: probabilmente il movimento di questi pianeti è stato influenzato da scontri con altri corpi di grandi dimensioni quando il sistema solare era ancora giovane. È un’ipotesi che riteniamo molto plausibile.
Più in generale, Venere è un pianeta ancora alquanto misterioso, pur essendo il primo corpo verso il quale sia mai stata lanciata una sonda. L’atmosfera non permette lo studio orbitale del pianeta, se non attraverso antenne radio. E d’altra parte la densità dell’atmosfera ha distrutto gran parte dei robot che avevano lo scopo di posarsi sulla superficie.
Venus Express promette di essere la missione che squarcerà molti dei veli di mistero che avvolgono il pianeta: dalla sua ha il vantaggio di essere attrezzata con strumenti molto più sofisticati di quelli a disposizione delle missioni precedenti e di poter far affidamento su un’esperienza nell’esplorazione del sistema solare che è andata consolidandosi anno dopo anno.
Nota:
Le interviste
Dal maggio 2000, con cadenza settimanale, RAI NEWS 24 - canale televisivo digitale della RAI dedicato all'aggiornamento in tempo reale - riserva all'ESA uno spazio di approfondimento di 5 minuti: un'intervista su una notizia di attualità legata alle attività nello spazio.
I servizi vengono ritrasmessi ulteriormente su RAI International e RAI 3. Si va dagli approfondimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale, alle scoperte scientifiche dei satelliti dedicati all'astronomia, alle applicazioni concrete legate alle osservazioni della Terra dallo spazio.
Il giornalista della Rai, Lorenzo di Las Plassas, passa cinque minuti con il rappresentante dell'ESA, Stefano Sandrelli, per dare un'idea dell'argomento e per approfondirne un aspetto, in modo che, leggendo di seguito le interviste relative a uno stesso settore se ne abbia uno spaccato sempre più ampio, venendo a conoscenza di cose sempre nuove.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Simonetta.Cheli@esa.int.