Gli astronauti - Claude Nicollier
L’Agenzia Spaziale Europea ha iniziato il suo programma di voli con equipaggio con lo Spacelab. Per queste missioni, nel 1978, furono scelti tre astronauti, Ulf Merbold (Germania), Wubbo Ockels (Paesi Bassi) e Claude Nicollier (Svizzera). Nel 1992, nell’ambito di due importanti programmi, Hermès e Columbus, si procedette ad una seconda selezione di sei candidati fra cui ve ne era solo uno appartenente ad un corpo nazionale di astronauti, il francese Jean-François Clervoy. Gli altri selezionati erano Thomas Reiter (Germania), Maurizio Cheli (Italia, dimissionario), Pedro Duque (Spagna), Christer Flugesang (Svezia) e la prima donna del corpo europeo, Marianne Merchez (Belgio, dimissionaria).
Nel 1998 , il Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea ha ratificato la creazione di un corpo comune di astronauti europei, allo scopo di facilitare l’organizzazione e ottimizzare l’uso delle risorse. La Francia e la Germania, che già disponevano di un corpo nazionale di astronauti, hanno accettato la fusione. La relativa risoluzione del Consiglio prevedeva la creazione di un corpo di 16 astronauti, di cui 4 tedeschi, francesi e italiani e 4 di altri Paesi membri, nonché il loro inserimento nel corpo europeo entro giugno 2000 parallelamente allo scioglimento dei corpi nazionali. Tuttavia, i Paesi membri hanno mantenuto la possibilità di ricorrere ad uno o più astronauti del corpo europeo per le loro missioni nazionali.
CLAUDE NICOLLIER
Data e luogo di nascita:
2 settembre 1944 a Vevey, Svizzera
Titoli di studio:
Dopo aver terminato, nel 1962, gli studi superiori al Liceo di Losanna, in Svizzera, nel 1970 si è laureato in Scienze fisiche all’Università della stessa città e nel 1975 ha ottenuto un master in astrofisica presso l’Università di Ginevra. Si é anche qualificato come pilota della linea “Swiss Air Force” nel 1966, come pilota delle linee aeree nel 1974 e come pilota collaudatore nel 1988.
Stato civile: Sposato con Susan Perez, due figlie.
Hobby:
Pilotare aerei, sci, alpinismo, fotografia, viaggiare, volare e musica (suona il corno alpino).
Affiliazioni:
Membro della Società di astronomia svizzera del Pacifico e dell’Associazione degli ufficiali dell’Aeronautica svizzera. Membro della British Interplanetary Society. Membro onorario dell’Aeroclub svizzero e della Società svizzera degli ingegneri e architetti.
Esperienza:
Dal 1970 al 1973 Claude Nicollier ha lavorato come scienziato presso l’Istituto di astronomia dell’Università di Losanna e all’Osservatorio di Ginevra. Successivamente è entrato alla Scuola svizzera di aviazione civile di Zurigo, prima di essere assunto come pilota di linea di DC-9 da Swissair. Continua, ma solo part-time, a partecipare a ricerche presso l’Osservatorio di Ginevra. Alla fine del 1976 accetta una borsa dell’Agenzia Spaziale Europea presso il Dipartimento Scienze spaziali di Noordwijk (Paesi Bassi), dove lavora come ricercatore per varie missioni di astronomia dell’infrarosso. Nel 1978 l’Agenzia Spaziale Europea lo seleziona nel primo gruppo di astronauti europei e, in virtù di un accordo fra la NASA e quest’ultima, si unisce al gruppo di candidati astronauti della NASA selezionati in maggio 1980 per seguire una formazione di specialista di missione.
Le funzioni tecniche affidategli dall’Ufficio astronauti della NASA includono la verifica dei software di bordo presso il Laboratorio di integrazione dell’avionica della navetta (SAIL), la partecipazione allo sviluppo delle tecniche di recupero per il Sistema di satelliti legati (TSS) nel simulatore della navetta, e il supporto al programma sul braccio telemanipolatore (RMS).
Nel 1988 frequenta l’”Empire test pilots school” di Boscombe Down (Gran Bretagna), dove nel dicembre 1988 ottiene il brevetto di pilota collaudatore. Capitano dell’Aeronautica svizzera, nei periodi di ferie pilota i Northrop F-5E e gli Hawker Hunters nel corso di esercitazioni d’attacco al suolo e di supporto aereo ravvicinato. Ha all’attivo 5.000 ore di volo, di cui 3.500 a bordo di jet.
Distaccato presso l’ufficio astronauti di Houston (USA) da luglio 1980, Claude Nicollier è ufficialmente basato presso il centro astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (EAC) di Colonia (Germania).
Claude Nicollier ha partecipato come specialista di missione al volo della navetta Atlantis STS-46 (31 luglio-8 agosto 1992) durante il quale l’equipaggio ha lanciato EURECA, il porta-strumenti recuperabile dell’Agenzia Spaziale Europea, e ha effettuato le prime prove in volo del sistema di satelliti legati (TSS). La missione è stata compiuta in 123 orbite intorno alla Terra (3,35 milioni di miglia in 191 ore e 16 minuti).
Successivamente ha partecipato come specialista di missione al volo STS-61 (2-13 dicembre 1993) durante il quale la navetta Endeavour ha raggiunto e riparato il telescopio spaziale Hubble, nell’ambito del programma congiunto NASA-Agenzia Spaziale Europea. La missione è stata compiuta in 163 orbite intorno alla Terra (4,43 milioni di miglia in 259 ore e 59 minuti).
Nel gennaio 1995 Claude Nicollier è stato selezionato per la sua terza missione spaziale, STS-75, durante la quale, in 15 giorni (22 febbraio-9 marzo 1996), è stato tentato il secondo lancio del TSS. Il cavo si è spezzato mentre il satellite si trovava ad una distanza di 19,7 km. dalla navetta. Gli scienziati hanno rianalizzato il programma di ricerca per utilizzare il satellite in volo libero, mentre gli astronauti hanno concentrato le loro attività sugli esperimenti in orbita del carico utile USPM-3. La missione è stata compiuta in 252 orbite intorno alla Terra (6,5 milioni di miglia in 377 ore e 40 minuti).
Dalla primavera del 1996 alla fine del 1998 era il capo della NASA Astronaut Office Robotics Branch.
In agosto 1998, Claude Nicollier ha iniziato la preparazione del suo quarto volo spaziale, la missione STS-103 a dicembre 1999. Durante questa terza missione di manutenzione del telescopio spaziale Hubble, Nicollier ha effettuato le sue prime uscite dal veicolo. Ha inoltre installato nuovi sistemi e strumenti volti a migliorare le prestazioni del telescopio orbitale.
Nicollier andó in pensine alla fine del 2004 rimanendo come capitano nella linea aerea “Swiss Air Force”. Durante questo suo compito in Houston, mantenne la competenza di volare su Hawker Hunter, Northtrop F-5E e subito dopo Pilatus PC-9 aircraft. Ha raggiunto circa 6000 ore di volo, includendo molte di piú di 4500 ore nel jet aircraft.
Dopo aver partecipato a quattro missioni spaziali (STS-46 nel 1992, STS-61 nel 1993, STS-75 nel 1996 e STS-103 nel 1999), Claude Nicollier oggi ha al suo attivo oltre 1000 ore di permanenza nello spazio, con un’uscita in tuta spaziale di 8 ore e 10 minuti.
Onoreficenze:
Ha ricevuto quattro medaglie dalla NASA (nel 1992, 1993, 1996, 1999). Nel 1993, il “Robert J. Collier Trophy” della National Aeronautic Association. Ha inoltre ricevuto la medaglia d’argento dell’Accademia Nazionale dell’Aria e dello Spazio francese (1994), il premio dell’Università di Losanna (1994), ed ha ricevuto una laurea honoris dall’Istituto federale svizzero di Tecnologia (EPFL) e dall’Università di Losanna(1994). Nel 1998 ha ricevuto la medaglia Einstein della Società Einstein di Berna.
Esperienza dei voli nello spazio:
Un veterano di quattro voli nello spazio. Claude ha raggiunto piú di 1000 ore nello spazio. Ha volato come missionario specialista sul STS-46 nel 1992, STS-61 nel 1993, STS-75 nel 1996 e STS-103 nel Dicembre del 1999:
STS-46 Atlantis (dal 31 Luglio all’8 Agosto del 1992), una missione di 8 giorni nella quale la squadra aveva schierato la piattaforma scientifica “European Retrievable Carrier (EURECA)” e collaudó il primo volo del “Tethered Satellite System (TSS)”.
STS-61 Endeavour (2-13 Dicembre 1993) era la prima missione per servire er riparare il telescopio spaziale Hubble (HST). Un progetto dall’ unione dell’ ESA e della NASA. Durante gli 11 giorni di volo, il telescopio spaziale fu catturato e ristabilito per la capacitá completa del funzionamento tramite quattro astronauti durante quinque attività al di fuori della navicella spaziale ("spacewalk" o "EVA").
STS-75 Columbia (dal 22 Febbraio al 9 Marzo 1996) era un volo di 15 giorni che consisteva nel portare nello spazio strumenti principali il quali erano il Tethered Satellite System (TSS, secondo volo) e il Microgravity Payload (USMP-3) degli Stati Uniti (terzo volo). L’esperimento TSS ha prodotto una ricchezza di nuove informazioni sull’ elettrodinamica delle leghe e della física del plasma prima che la lega si rompesse a 19.7 Km, ad un passo dal traguardo di 20.7 Km. Gli scienziati del suolo erano capaci di individuare un programma di ricerca che permetteva alla maggior parte dei satelliti di essere un volo libero mentre gli astronauti lavoravano principalmente sulla ricerca col strumento USMO-3 in microgravitá .
STS-103 Discovery (19-27 Dicembre 1999) era una missione di 8 giorni. Il primo obbiettivo era di riparare e servire il Telescopio Spaziale Hubble (HST), in particolare il rimpiazzamento di sei giroscopi che erano necessari per il controllo di assetto del telescopio. Durante questo volo nello spazio, Nicollier lavoreró all'esterno della navicella spaziale (cosidetto "spacewalk" o "EVA") durante 08:10 ore, per installare un nuovo computer e una dei tre sensori di guida. Lui é stato il primo europeo a verificare l’esperienza di EVA duramte und missione spaziale.
Situazione attuale:
Claude Nicollier è andato in pensione, lasciando l'ESA in Marzo 2007.