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Science & Exploration

N° 53–2023: Le prime immagini di Euclid: il confine sfolgorante dell'oscurità

7 November 2023

Oggi la missione spaziale Euclid dell'ESA svela le sue prime immagini a colori del cosmo. Mai prima d'ora un telescopio spaziale è stato in grado di realizzare immagini astronomiche così nitide di una zona così ampia di cielo, con uno sguardo così profondo sull'Universo lontano. Queste cinque immagini illustrano il pieno potenziale di Euclid; dimostrano che il telescopio è pronto a creare la più estesa mappa 3D dell'Universo, per scoprire alcuni dei suoi segreti più nascosti.

Euclid, il nostro detective dell'Universo oscuro, ha un compito difficile: indagare su come la materia oscura e l'energia oscura abbiano conferito al nostro Universo l'aspetto che ha oggi. Il 95% del cosmo sembra essere costituito da queste misteriose entità "oscure". Ma non riusciamo a comprendere di cosa siano fatte perché la loro presenza determina cambiamenti impercettibili nell'aspetto e nei movimenti degli oggetti che possiamo vedere.

Per rivelare l'influenza "oscura" sull'Universo visibile, nei prossimi sei anni Euclid osserverà le forme, le distanze e i movimenti di miliardi di galassie fino a 10 miliardi di anni luce di distanza. In questo modo, realizzerà la più estesa mappa cosmica tridimensionale mai creata.

Ciò che rende speciale la visione del cosmo di Euclid è la sua capacità di creare un'immagine visibile e infrarossa straordinariamente nitida di un'enorme porzione di cielo in una sola sessione.

Le immagini pubblicate oggi mettono in evidenza questa straordinaria capacità: dalle stelle luminose alle galassie più deboli, le osservazioni mostrano la totalità di questi oggetti celesti e rimangono estremamente nitide, anche quando si effettua uno zoom per osservare le galassie più lontane.

"La materia oscura avvicina le galassie e le fa ruotare più rapidamente di quanto la sola materia visibile possa fare; l'energia oscura sta determinando l'espansione accelerata dell'Universo. Euclid permetterà per la prima volta ai cosmologi di studiare insieme questi oscuri elementi contrastanti", spiega la Professoressa Carole Mundell, Direttrice di Scienza dell'ESA. "Con Euclid potremo compiere un importante passo in avanti nella comprensione del cosmo nel suo complesso e le immagini di Euclid dimostrano come la missione sia pronta a dare una risposta a uno dei più grandi misteri della fisica moderna".

"Non avevamo mai visto prima d'ora immagini astronomiche di questo tipo, contenenti così tanti dettagli. Sono ancora più belle e nitide di quanto potessimo sperare, e mostrano molte caratteristiche inedite in zone ben conosciute dell'Universo vicino. Ora siamo pronti a osservare miliardi di galassie e a studiare la loro evoluzione nel corso del tempo cosmico", afferma René Laureijs, Scienziato di progetto dell'ESA della missione Euclid. 

"I nostri elevati standard per questo telescopio si sono dimostrati vincenti: il fatto che queste immagini siano così ricche di dettagli è merito di uno speciale schema ottico, di una produzione e di un assemblaggio perfetti del telescopio e degli strumenti, nonché di un puntamento e di un controllo della temperatura estremamente accurati", aggiunge Giuseppe Racca, Responsabile di Progetto di Euclid dell'ESA.

"Desidero congratularmi e ringraziare tutte le persone coinvolte nella realizzazione di questa ambiziosa missione, che testimonia l'eccellenza europea e la collaborazione internazionale. Le prime immagini acquisite da Euclid sono davvero sbalorditive e ci ricordano perché è essenziale andare nello spazio per approfondire la conoscenza dei misteri dell'Universo", dichiara Josef Aschbacher, Direttore Generale dell'ESA.

Zoom sull'Universo attraverso gli occhi di Euclid

L'ammasso di galassie Perseo

Questo incredibile scatto di Euclid è una rivoluzione per l'astronomia. L'immagine mostra 1000 galassie appartenenti all'ammasso di Perseo e oltre 100.000 galassie più lontane sullo sfondo.

Molte di queste deboli galassie non erano mai state viste prima. Alcuni di esse sono così distanti che la loro luce ha impiegato 10 miliardi di anni per raggiungerci. Mappando la distribuzione e la forma di queste galassie, i cosmologi potranno scoprire di più su come la materia oscura abbia plasmato l'Universo che vediamo oggi.

È la prima volta che un'immagine così grande ci permette di immortalare così tante galassie dell’ammasso di Perseo con un livello di dettaglio così elevato. Questo ammasso di galassie è una delle più massicce strutture conosciute nell'Universo, situata a “soli” 240 milioni di anni luce di distanza dalla Terra.

Gli astronomi e astronome hanno dimostrato che gli ammassi di galassie come quello di Perseo possono essersi formati solo in presenza di materia oscura nell'Universo. Euclid osserverà numerosi ammassi di galassie come quello di Perseo nell'arco del tempo cosmico, rivelando l'elemento "oscuro" che li tiene uniti.

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Galassia a spirale IC 342

Nel corso della sua vita, il nostro detective dell'Universo oscuro acquisirà immagini di miliardi di galassie, rivelando l'influenza invisibile che la materia oscura e l'energia oscura hanno su di esse. Ecco perché è appropriato che una delle prime galassie osservate da Euclid sia soprannominata la "Galassia nascosta", detta anche IC 342 o Caldwell 5. Con la sua vista a infrarossi, Euclid ha già scoperto informazioni cruciali sulle stelle di questa galassia, molto simile alla nostra Via Lattea.

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Galassia irregolare NGC 6822

Per creare una mappa tridimensionale dell'Universo, Euclid osserverà la luce delle galassie fino a 10 miliardi di anni luce di distanza. La maggior parte delle galassie degli albori dell'Universo non ha l'aspetto della classica spirale perfettamente definita, ma è irregolare e di piccole dimensioni. Si tratta degli elementi costitutivi di galassie più grandi, come la nostra, ed è possibile trovare ancora alcune di queste galassie relativamente vicino a noi. La prima galassia nana irregolare osservata da Euclid si chiama NGC 6822 e si trova a breve distanza, ad appena 1,6 milioni di anni luce dalla Terra.

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Ammasso globulare NGC 6397

Questa sfavillante immagine mostra in che modo Euclid vede l'ammasso globulare NGC 6397. Si tratta del secondo ammasso globulare più vicino alla Terra, situato a circa 7800 anni luce di distanza. Gli ammassi globulari sono costituiti da centinaia di migliaia di stelle raggruppate dalla gravità. Attualmente nessun altro telescopio oltre a Euclid è in grado di osservare un intero ammasso globulare in un'unica osservazione e di distinguere allo stesso tempo un numero così elevato di stelle nell'ammasso. Queste fievoli stelle raccontano la storia della Via Lattea e indicano la posizione della materia oscura.

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La nebulosa Testa di Cavallo

Euclid presenta una panoramica spettacolare e dettagliata della nebulosa Testa di Cavallo, nota anche come Barnard 33 e facente parte della costellazione di Orione. Nella nuova osservazione di Euclid di questo vivaio stellare, gli scienziati sperano di trovare molti pianeti con massa simile a quella di Giove, poco luminosi e mai visti prima, nella loro infanzia celeste, oltre a giovani nane brune e stelle neonate.

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Nuove scoperte all'orizzonte

Le prime immagini del cosmo realizzate da Euclid non sono solo splendide, ma anche immensamente preziose per la comunità scientifica.

In primo luogo, dimostrano che il telescopio e gli strumenti di Euclid funzionano egregiamente e che astronome e astronomi possono utilizzare Euclid per studiare la distribuzione della materia nell'Universo e la sua evoluzione su scala estremamente vasta. La combinazione di molte osservazioni della stessa qualità che coprono ampie porzioni di cielo permetterà di osservare le parti oscure e nascoste del cosmo.

In secondo luogo, ogni immagine contiene singolarmente una grande quantità di nuove informazioni sull'Universo vicino (per ulteriori informazioni, fare clic sulle singole immagini). "Nei prossimi mesi, gli scienziati e scienziate del Consorzio Euclid analizzeranno queste immagini e pubblicheranno una serie di articoli scientifici sulla rivista Astronomy & Astrophysics, insieme a documenti sugli obiettivi scientifici della missione Euclid e sulle prestazioni dello strumento", aggiunge Yannick Mellier, a capo dell'Consorzio Euclid .

Infine, queste immagini ci portano oltre il regno della materia oscura e dell'energia oscura, rendendo Euclid una miniera di informazioni sulla fisica delle singole stelle e galassie.

Preparazione per le osservazioni di routine

Euclid è stato lanciato verso il Punto di Lagrange L2 del sistema Sole-Terra con un razzo Falcon 9 di SpaceX dalla Stazione Spaziale di Cape Canaveral in Florida, USA, alle 17:12 CEST del 1° luglio 2023. Nei mesi successivi al lancio, team scientifici e ingegneristici sono stati impegnati in un'intensa attività di test e messa a punto degli strumenti scientifici di Euclid. Il team sta provvedendo all'ultima messa a punto del veicolo spaziale prima dell'inizio del 2024, quando partiranno le osservazioni scientifiche di routine.

In sei anni Euclid effettuerà la rilevazione di un terzo del cielo con una precisione e una sensibilità senza precedenti. Con il progredire della missione, la massa di dati raccolti da Euclid sarà resa pubblica con cadenza annuale e sarà accessibile alla comunità scientifica globale attraverso gli Archivi di scienza astronomica ospitati presso il Centro europeo per l'astronomia spaziale dell'ESA in Spagna.

Informazioni su Euclid

Euclid è una missione europea, costruita e gestita dall'ESA, con il contributo della NASA. Il Consorzio di Euclid, che riunisce oltre 2000 scienziate e scienziati provenienti da 300 istituti di 13 paesi europei, oltre a Stati Uniti, Canada e Giappone, è responsabile della fornitura degli strumenti scientifici e dell'analisi dei dati scientifici. L'ESA ha scelto Thales Alenia Space come appaltatore principale per la costruzione del satellite e del suo modulo di servizio, e Airbus Defence and Space per sviluppare il modulo del carico utile, compreso il telescopio. La NASA ha fornito i rivelatori dello spettrofotometro nel vicino infrarosso, NISP. Euclid è una missione di classe media del Programma Cosmic Vision dell'ESA.

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Attraverso il coordinamento delle risorse finanziarie e intellettuali dei suoi membri, l'ESA è in grado di intraprendere programmi e attività che vanno oltre la portata di qualsiasi singolo paese europeo. Lavora in particolare con l'UE all'implementazione dei programmi Galileo e Copernicus e con Eumetsat per lo sviluppo di missioni meteorologiche.

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