Scott Parazynski
Astronauta della NASA
Dati biografici
Nato il 28 luglio 1961 a Little Rock,Arkansas, USA. Sposato con Gail Marie Vozzella. Hanno due figli. Le sue passioni sono le scalate, il volo, le immersioni, lo sci, i viaggi, lavorare il legno e la fotografia naturalistica. È pilota commerciale, abilitato per volare con aerei a più motori e acquaplani.
Studi
Laureato in biologia alla Stanford University nel 1983, e alla Stanford Medical School nel 1989.
Distinzioni
Diversi riconoscimenti medici e vari riconoscimenti di gruppo dalla NASA, incluse quattro Space Flight Medals, due Exceptional Service Medals e una Distinguished Service Medal.
Esperienza
Parazynski ha studiato la variazione antigenica nella malattia del sonno in Africa. Ha condotto ricerca al NASA Ames Research Center sul comportamento dei fluidi durante i voli umani nello spazio ed è stato coinvolto nella progettazione di esperimenti sul volo spaziale di lunga durata. Ha anche condotto ricerche sulla acclimatazione alle elevate altitudini e ha molte pubblicazioni a suo nome.
Esperienza NASA
Selezionato come astronauta nel marzo del 1992. dopo aver completato un anno di addestramento Parazynski ha prestato servizio come uno dei rappresentanti dell’equipaggio EVA presso l’Astronaut Office Mission Development Branch. Ha prestato servizio come rappresentante dell’equipaggio per l’addestramento allo Space Shuttle, la Stazione Spaziale e la Soyuz presso l’Astronaut Office Operations Planning Branch, e ha anche prestato servizio come vice incaricato delle operazioni e dell’addestramento all’Ufficio Astronauti, ramo ISS. Più recentemente, ha prestato servizio come capo dell’ufficio astronauti, ramo EVA. Era il capo dell’ufficio astronauti per le ispezioni e la manutenzione al sistema di protezione termico dello Shuttle dopo la tragedia del Columbia.
Esperienza di volo spaziale
Missione STS-66 ATLAS-3 (3-14 Novembre 1994): ATLAS-3 faceva parte di un programma per determinare il bilancio di energia della Terra e i cambiamenti dell’atmosfera su un ciclo di 11 anni solari, in particolare rispetto all’impatto delle attività umane sull’ozono. Parazynski aveva la responsabilità di un certo numero di attività, nell’ambito dell’esperimento ATLAS. Durante la missione è stato anche valutato un attrezzo per l’esercizio fisico da lui sviluppato.
STS-86 (25 settembre-6 ottobre 1997): questa missione dello Shuttle alla stazione spaziale Mir comprendeva la prima passeggiata spaziale congiunta russa e americana che usasse lo Shuttle come base. Parazynski era il navigatore durante il rendezvous con la Mir, e ha effettuato una passeggita spaziale di 5 ore con il cosmonauta russo Vladimir Titov durante la quale i due hanno recuperato quattro pacchetti sperimentali. Altri obiettivi della EVA erano la valutazione degli strumenti EVA e una versione sperimentale del Simplified Aid for EVA Rescue (SAFER).
STS-95 (29 ottobre-7 Novembre 1998), che comprendeva l’astronauta ESA Pedro Duque, era una missione di 9 giorni durante la quale l’equipaggio ha utilizzato una serie di payload sperimentali, compreso il deployment della navicella spaziale per l’osservazione del Sole Spartan e il collaudo del sistema orbitale dello Hubble Space Telescope. I compiti Parazynski comprendevano quello di navigatore per il rendezvous con Spartan e la gestione del braccio robotico dello Shuttle.
STS-100 (19 Aprile -1 maggio 2001) durante la quale l’equipaggio consegnò e installò il braccio robotico "Canadarm2" sulla Stazione Spaziale Internazionale usato per compiti di assemblaggio e manutenzione. Parazynski ha effettuato due passeggiate spaziaali con l’astronauta Canadese Chris Hadfield per assemblare e fornire energia al braccio robotico. Parazynski ha anche utilizzato il braccio robotico dello Shuttle per installare e rimuovere un Multi-Purpose Logistics Module di costruzione europea.
Tutte e quattro queste missioni comprendevano un astronauta europeo: Jean-Francois Clervoy (STS-66), JeanLoup Chrétien (STS-86), Pedro Duque (STS-95) e Umberto Guidoni (STS-100). Parazynski sarà a capo delle passeggiate spaziali durante la missione STS-120.