Selezione per astronauti europei
L’ESA si prepara per le missioni del XXI secolo
Con la selezione dei primi astronauti nel 1978 e la prima missione Spacelab del 1983, l’Agenzia Spaziale Europea ha mosso i primi passi verso il volo spaziale abitato. La necessità di una seconda selezione di astronauti è divenuta necessaria nel 1992 con l’ideazione del progetto del laboratorio orbitante Columbus.
Sta per cominciare una nuova era per le attività dell’ESA nel campo del volo spaziale abitato sia grazie agli astronauti ESA che lavorano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, che all’inizio della vita operativa del Columbus, e alla nuova navetta da carico ‘’ATV’’ per la consegna di rifornimenti alla Stazione.
Nel futuro prossimo, l’esplorazione del Sistema Solare diventerà una delle avventure più eccitanti per l’umanità. Tutte le nazioni attive in campo spaziale si stanno preparando a questo enorme impegno che rende assolutamente necessario per l’Europa un corpo astronauti che, grazie all’ ESA, prenda parte a questa impresa.
È giunto, dunque, il momento per l’ESA di cercare nuovi talenti che rinforzino la squadra degli astronauti, da preparare per missioni sulla ISS, la Luna e oltre.
Il processo di selezione: come? Dove? Quando?
Come posso presentare la mia candidatura?
Si può inviare la domanda online attraverso il sito web dell’ESA (www.esa.int/astronautselection). La registrazione consiste in due passaggi:
• pre-registrazione: si forniscono dati anagrafici e un certificato medico relativo all’esame JAR-FCL 3, di Classe 2, rilasciato da un esaminatore certificato dalla corrispondente Autorità Medica Aeronautica Nazionale;
• in seguito verrà inviata al candidato una password per accedere al formulario di domanda
Quali sono le tappe nel processo di selezione?
• Una selezione iniziale in accordo con criteri di base;
• Test psicologici per i candidati prescelti;
• Una seconda fase di test psicologici e colloqui;
• Esami medici;
• Colloquio di lavoro.
La lista finale dei candidati verrà sottoposta al Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per il reclutamento.
Dove posso presentare la mia candidatura?
È possibile la sola registrazione online. I candidati selezionati verranno, poi, informati circa i luoghi dove avverranno i test ed i colloqui.
Qualifiche e capacità richieste
Quali sono le discipline e le qualifiche richieste per presentare domanda? Quali dovrebbero essere gli studi effettuati?
I candidati tipo dovrebbero avere competenze in discipline scientifiche e dovrebbero aver dimostrato notevoli capacità in campi dedicati, preferibilmente anche in ambito operativo. I candidati devono essere laureati (od avere un titolo di studio equivalente*) in Scienze Naturali (fisica, biologia, chimica, matematica), Ingegneria o Medicina, e preferibilmente avere un’esperienza lavorativa nel relativo campo oppure un’esperienza di volo attivo, in entrambi i casi di almeno tre anni.
È considerato un punto a favore addizionale, anche se non obbligatorio, avere intrapreso studi in campo aeronautico ed astronautico. Ma soprattutto, a prescindere dalla carriera di studi, l’importante è eccellere in questo campo.
Non parlo inglese, posso presentare domanda?
I candidati devono avere un’ottima conoscenza della lingua inglese parlata e scritta e la conoscenza di altre lingue straniere può essere un ulteriore punto a favore.
Non parlo russo, posso presentare domanda?
Si, parlare russo è un vantaggio ma non un requisito obbligatorio. Il russo è la seconda lingua ufficiale a bordo della ISS dunque si studierà durante l’addestramento per gli astronauti.
Salute e Condizioni Fisiche
Quali sono i criteri medici e psicologici usati per selezionare i candidati?
Un astronauta dell’ESA deve avere determinate e numerose capacità e caratteristiche. La valutazione dello stato di salute da un punto di vista sia fisico che psicologico è ritenuta una componente fondamentale per essere considerato un candidato ideale. Più avanti sono elencati i criteri relativi alla salute fisica e psicologica in base ai quali saranno valutati i candidati.
In generale, i criteri di valutazione sono di tipo generico e basati sulle prove di efficacia medica, comprovate da studi clinici. Chi si candida
• dovrebbe essere in grado di ottenere un certificato medico relativo all’esame JAR-FCL 3, di Classe 2, rilasciato da un esaminatore certificato dalla corrispondente Autorità Medica Aeronautica Nazionale
• non deve presentare nessun tipo di malattia
• non deve essere dipendente da droga, tabacco ed alcol
• deve avere una funzionalità di giunture e capacità motoria normali
• deve possedere acuità visiva del 100% (20/20) ad entrambi gli occhi con o senza necessità di lenti a contatto o occhiali da vista
• non deve presentare disturbi psichiatrici
• deve dimostrare capacità cognitive e mentali che lo rendano efficiente a livello lavorativo in un ambiente intellettualmente elevato e che richiede predisposizione alla socializzazione.
Ho bisogno di essere particolarmente allenato per diventare astronauta? Quale disciplina sportiva è più indicata?
È importante essere in buona forma fisica, ad un livello di allenamento adeguato alla propria età. Non stiamo cercando atleti professionisti al massimo della forma fisica visto che una muscolatura eccessivamente sviluppata potrebbe risultare svantaggiosa per gli astronauti in assenza di peso.
Non raccomandiamo nessuno sport in particolare. L’attività fisica è, in generale, consigliata in assoluto per la propria salute.
Come posso prepararmi per gli esami medici?
Nel corso della selezione medica, i candidati dovranno sottoporsi a numerosi esami in diversi ambiti. Alcuni sono molto impegnativi a livello fisico come gli esercizi di corsa sul tapis roulant e in bicicletta. Altri saranno invasivi e altri ancora si limiteranno a dei semplici questionari da compilare.
Non c’è una vera e propria preparazione consigliata per questi esami medici e nel caso in cui un determinato test necessiti una specifica preparazione come, per esempio, il digiuno prima di un prelievo di sangue, i candidati riceveranno precise istruzioni in merito.
La permanenza nello spazio comporta problemi di salute per gli astronauti?
No, un volo spaziale in sé e per sé non comporta rischi per la salute. Tuttavia, l’ambiente spaziale è rischioso e il benessere degli astronauti dipende dai sistemi di supporto vitale.
Potenzialmente l’assenza di gravità può incidere negativamente sulla fisiologia umana in modo temporaneo, per esempio, comportando un indebolimento fisico e una demineralizzazione ossea. L’Ufficio dell’ESA di supporto medico all’equipaggio (ESA Crew Medical Support Office) e il suo staff si occupano di evitare questo genere di pericoli ed sono responsabili della prevenzione della salute fisica a mentale degli astronauti in ambiente spaziale. Ambiente e sistemi di supporto vitale sono costantemente ed attentamente controllati e, inoltre, è previsto un programma di prevenzione.
È più difficile per una donna diventare astronauta?
No, da un punto di vista fisico non è più difficile. I requisiti fisici e psicologici sono identici per uomini e donne, a parte ovviamente, alcuni esami medici che dipendono dal sesso del candidato.
L’allenamento fisico e quello cardiovascolare sono valutati sempre individualmente e gli obiettivi da raggiungere in allenamento sono conformati a seconda delle differenze fisiologiche di uomini e donne. Le donne quindi non devono seguire le stesse norme degli uomini e viceversa.
La mia vista non è perfetta; posso diventare ugualmente astronauta?
Non ci sono, in concreto, risposte negative o positive dal momento che esistono molti tipi di difetti ottici. Tuttavia, la maggior parte delle candidature vengono scartate per problemi di vista del candidato. Gli esami principali dell’area riguardano l’acuità visiva, la percezione dei colori e la visione tridimensionale.
Di per se, le necessità di portare lenti a contatto ed occhiali non è una ragione per non andare avanti nella selezione ma bisogna comunque valutare se, per esempio, il determinato difetto alla vista possa peggiorare rapidamente. In questo caso potrebbe essere motivo di non idoneità. Difetti minori, che richiedano anche l’uso di lenti a contatto, possono essere considerati compatibili con le attività nello spazio.
Recentemente, una serie di interventi chirurgici per la correzione di difetti ottici sono diventati comuni. Alcune di queste procedure sono considerate compatibili ed accettabili per la selezione mentre altre comportano l’eliminazione del candidato. Ogni caso sarà comunque giudicato individualmente.
*Di seguito una tabella di titoli universitàri equivalenti
Altro
Ci sono requisiti psicologici o intellettuali?
Tra le qualità considerate necessarie ci sono una buona capacità di riflessione, abilità nel lavoro in situazioni di tensione, buona memoria e capacità di concentrazione, attitudine all’orientamento spaziale, coordinazione psicomotoria e abilità manuale. La personalità del candidato deve presentare caratteristiche di alta motivazione, flessibilità, socievolezza, complicità con i colleghi di lavoro, un livello di aggressività molto basso e stabilità emotiva.
Qual è l’età ideale per fare domanda?
È preferibile rientrare nella fascia di età compresa tra i 27 e i 37 anni.
Lavoro: astronauta europeo
Che vuol dire essere astronauta?
Un astronauta è una persona addestrata al comando o al pilotaggio di una navetta spaziale o a prestare servizio come membro di equipaggio durante una missione spaziale. I criteri di definizione di volo spaziale variano: la Federazione Internazionale Aeronautica (FAI), per esempio, definisce volo spaziale qualsiasi volo che raggiunga 100 km di altitudine.
Esiste in Europa un centro per l’addestramento degli astronauti europei?
Si, è il Centro Astronauti Europei (EAC), il centro dell’ESA a Colonia, in Germania.
All’interno di un equipaggio, qual è il ruolo tipico ricoperto da un astronauta dell’ESA?
Gli astronauti europei continueranno a intraprendere voli di lunga durata a bordo della ISS, svolgendo esperimenti e gestendo i sistemi operativi della Stazione.
Assembleranno, attiveranno e collauderanno i nuovi elementi della Stazione, supporteranno la ricerca scientifica oltre ad essere i soggetti di verifiche nel campo di esperimenti di scienza della vita.
Cosa fanno gli astronauti quando non si addestrano per un volo?
Forniscono supporto tecnico ai programmi di volo abitato, aggiornano la loro competenza e svolgono un lavoro di pubbliche relazioni, al fine di passare il messaggio sull’importanza dello spazio, in generale, e del volo spaziale abitato in particolare.
Quanto dura l’addestramento di un astronauta?
Ci sono tre fasi: l’addestramento di base, l’addestramento avanzato e l’addestramento specifico di missione. Gli astronauti passano metà della loro carriera a addestrarsi.
Immediatamente dopo il reclutamento, i candidati astronauti si sottoporranno ad un addestramento di base di un anno presso il centro a cui sono assegnati, il Centro Europeo Astronauti. All’inizio dell’addestramento, vengono fornite informazioni sull’ESA e sulle altre agenzie spaziali e i relativi programmi spaziali principali.
Si passa poi allo studio dei principi base di ingegneria spaziale, ingegneria elettrica e varie discipline scientifiche. Durante il terzo blocco, ci si occupa dei maggiori sistemi della ISS e dei sistemi di trasporto come lo Shuttle e la Soyuz.
L’addestramento di base si conclude con l’approfondimento di alcuni temi specifici come le immersioni subacquee (che fungono da base per l’allenamento per le attività extraveicolari), la robotica, avvicinamento e attracco, lingua russa, e pratiche comportamentali.
Anche l’addestramento avanzato ha la durata di un anno e serve a fornire agli astronauti internazionali che fanno parte dei partners della ISS una conoscenza e una profonda abilità tecnica per dare supporto, mantenere e gestire i moduli della ISS, i sistemi, i carichi utili e i veicoli di trasporto.
L’addestramento a questo punto si fa più dettagliato, ma rimane comunque generico, ed offre la conoscenza necessaria ai futuri membri di un equipaggio utile nella maggior parte dei voli verso la ISS. Questa fase prevede anche una specializzazione in alcune funzioni come operazioni di gestione risorse e di dati, robotica, navigazione, mantenimento, attività intra ed extra veicolari, aspetti medici e installazioni sperimentali.
Questo tipo di preparazione, fornito da tutti i relativi centri di addestramento dei partners, serve per fornire un primo livello di familiarità con operazioni ed elementi specifici di volo.
La fase finale si chiama Addestramento specifico di incremento (per ‘’incremento’’ si intende il periodo di permanenza a bordo della Stazione tra due avvicendamenti di equipaggio), che fornisce all’equipaggio assegnato e a quello di riserva le informazioni e le capacità tecniche specifiche alla loro missione. Addestrarsi insieme per circa 18 mesi favorisce l’integrazione e lo spirito di squadra.
L’addestramento è diverso per i candidati donna e i candidati uomini?
Non c’è differenza di addestramento per donne e uomini.
Vita nello Spazio
Nello spazio vengono effettuati esami medici supplementari?
In una missione di lunga durata, il medico dell’equipaggio si prende cura di ogni astronauta prima, durante e dopo il lancio. L’astronauta e il medico sono spesso in contatto per discutere problemi di salute ed effettuare test medici nello spazio.
In generale, non c’è un medico a bordo, ma due astronauti, (Responsabili Medici per l’Equipaggio – il cui acronimo è COMs che sta per Crew Medical Officers’) sono preparati a fornire supporto medico in missione. Mettono a disposizione un supporto medico di base come potrebbe essere quello di un paramedico a terra. C’è un libro specialmente dedicato a bordo, chiamato ‘’the medical checklist’’(lista di controllo medico) che aiuta i profani a diagnosticare e curare malattie o infortuni dei membri dell’equipaggio.
Gli astronauti e i CMO sono supportati da medici a terra che aiutano a formulare una diagnosi medica e a guidare i CMO attraverso la lista di controllo. L’equipaggio è fornito di diversi kit medici provvisti di medicinali comuni come aspirine o altri prodotti farmaceutici leggeri, così come di kit medici per le emergenze provvisti di antidolorifici, anestetici, medicine per cure odontoiatriche, bendaggi, stetoscopio, defibrillatore e altri medicinali e strumenti più specifici di sopravvivenza.
Il medico di volo ha l’opportunità di parlare agli astronauti per discutere eventuali problemi medici, una volta al giorno durante una Conferenza Medica Privata della durata di 15 minuti che si svolge su un canale privato.
Quali sono gli effetti sul fisico di una lunga permanenza nello spazio?
Una lunga permanenza nello spazio comporta molte conseguenze a livello fisico, tra cui la perdita di massa e tono muscolare ed osseo, riduzione della capacità di controllo posturale e locomotorio, una significativa perdita di volume sanguineo che, a sua volta, riduce le capacità di funzionamento cardiovascolare.
Tuttavia, questi effetti sono temporanei e l’Ufficio di Supporto Medico dell’ESA lavora per aiutare ogni astronauta dopo il rientro sulla Terra ad alleviare questi disturbi e a riabilitare il fisico verso uno stato di salute normale.
È vero che gli astronauti perdono massa ossea nello spazio? Questo fenomeno può essere curato?
A seconda dell’individuo e del livello di esercizio fisico, gli astronauti possono perdere circa l’1% della loro massa ossea per ogni mese nello spazio. Il tempo di recupero della massa dopo una missione dipende dalla durata della missione stessa ossia, per un volo di lunga durato di circa 6 mesi, ce ne vorranno altrettanti per tornare ai livelli precedenti al volo.
Dipende anche dall’esercizio fisico: sottoporsi, infatti, a esercizio fisico durante una missione velocizza i tempi di guarigione.
Come è organizzato il giorno tipo di un astronauta nello spazio?
Ogni singolo giorno in orbita (a parte i giorni di riposo) è accuratamente pianificato dal Controllo di Missione. La giornata lavorativa a bordo della ISS dura 12 ore e comincia con sveglia dal Centro di Controllo. Dopo essersi lavati con un panno insaponato, l’equipaggio fa colazione per poi passare in revisione, in collegamento con il Controllo Missione, i compiti quotidiani.
Le Stazioni Spaziali sono come grandi e complicate dimore che hanno costante bisogno di manutenzione e attenzione cosicché molto tempo è dedicato ai lavori domestici di routine come la pulizia e lavori di riparazione.
I pasti durante la giornata sono tre (colazione, pranzo e cena), bevande e spuntini sono sempre disponibili. Buona parte del tempo dell’equipaggio è impiegato nella preparazione e svolgimento di esperimenti scientifici. Questo comporta che si parli con gli scienziati a terra.
Almeno due ore al giorno sono dedicate all’esercizio fisico, essenziale affinché gli astronauti si mantengano in forma e in salute. Uno dei compiti principali è il carico dei rifiuti a bordo della navetta di trasporto e lo scarico delle nuove provviste. Anche la preparazione alle passeggiate spaziali richiede molte ore di lavoro.
Come mangiano gli astronauti nello spazio?
La maggior parte del cibo è preparato in un modo particolare per assicurare che possa essere mangiato in condizioni di assenza di gravità. La tecnica più comune è la liofilizzazione; gli astronauti possono reidratare il cibo liofilizzato semplicemente con la saliva o aggiungendo dell’acqua.
Come fanno gli astronauti ad andare in bagno nello spazio?
Il bagno è progettato in modo da essere usato sia da donne che da uomini. Una cintura di sicurezza e un poggiapiedi mantengono ancorati gli astronauti, mentre delle correnti d’aria ad alta velocità aspirano gli escrementi verso i rispettivi contenitori. L’urina è aggregata ad altri rifiuti liquidi e le feci vengono disidratate nel vuoto, trattate chimicamente per rimuovere odore e batteri e, infine, immagazzinate.
Come fanno gli astronauti a fare la doccia nello spazio?
Non possono fare la doccia nello spazio. A causa di un tale accesso limitato alla ISS, la Stazione deve lavorare il più efficientemente possibile – e l’acqua è una delle risorse più preziose in questo caso. Comunque, non è molto pratico fare la doccia in assenza di gravità visto che l’acqua fluttuerebbe tutt’intorno invece di scorrere. Per lavarsi, invece, gli astronauti usano degli asciugamani umidi.
Come dormono gli astronauti nello spazio?
Gli astronauti non possono stendersi su un letto a causa dell’assenza di gravità. Dormono in sacchi a pelo allacciati ad una struttura per evitare di fluttuare nell’ambiente e possono dormire dritti, capovolti o addirittura sospesi per aria.
Come si vestono gli astronauti nello spazio?
Non c’è un abbigliamento speciale – gli astronauti di soliti indossano vestiti comuni come T-shirts. Sulla ISS non hanno a disposizione una lavatrice ed è difficile poter portare capi d’abbigliamento a sufficienza come biancheria e calzini dal momento che ogni chilo lanciato nello spazio ha un costo molto elevato.
Il risultato è che non possono cambiare i vestiti ogni giorno: cambiano la biancheria ogni 2-3 giorni. In media, i membri dell’equipaggio della ISS usano un paio di calzoncini e una maglia puliti ogni tre giorni di esercizio fisico. Cambiano le loro maglie da lavoro e i pantaloni lunghi o corti in media ogni 10 giorni. Di solito, ricevono una nuova maglia ogni 10 giorni da indossare sotto quella da lavoro.
Altre informazioni
Quanto anni aveva l’astronauta più giovane?
L’astronauta più giovane ad aver volato resta ancora il cosmonauta russo Gherman Titov, all’epoca del suo primo volo aveva 25 anni e 329 giorni. Fu lanciato nello spazio a bordo del Vostok-2 nell’agosto del 1961 e divenne il secondo uomo in orbita.
Quanti anni aveva l’astronauta più anziano ad aver volato?
L’astronauta più anziano ad aver volato nello spazio è stato l’americano John Glenn. Nato a luglio del 1921, aveva 77 anni, quando volò a bordo dello Shuttle per la sua seconda ed ultima missione nell’ottobre del 1998.
Chi è stato il primo uomo nello spazio?
Il primo uomo nello spazio è stato il cosmonauta russo Yuri Gagarin. Fu lanciato nello spazio il 12 aprile 1961 a bordo del Vostok-1.
Chi è stata la prima donna nello spazio?
La prima donna nello spazio è stata la russa Valentina Tereshkova. Fu lanciata a bordo del Vostok-6 nel giugno del 1963.
Qual è stata la permanenza più lunga nello spazio?
La più lunga permanenza nello spazio è stata quella del cosmonauta russo Valeri Polyakov che è rimasto 437 giorni, 17 ore e 58 minuti, a bordo della stazione spaziale Mir, precisamente dall’8 gennaio 1994 al 22 marzo 1995.