Ariane 6 lancia Curium One: spazio per tutti
Il nuovissimo razzo europeo sarà presto lanciato nello spazio, portando con sé molte missioni spaziali, ognuna con un obiettivo e una destinazione unici e un proprio team a casa a fare il tifo. Sia che si tratti del lancio di nuovi satelliti per osservare e studiare la Terra o per scrutare lo spazio profondo, o di testare importanti nuove tecnologie in orbita, il primo volo di Ariane 6 mostrerà la versatilità e la flessibilità di questo imponente lanciatore per carichi pesanti. Continuate a leggere per scoprire tutto su Curium One, e scoprite chi altro vola per primo.
![Il satellite Curium durante i test di illuminazione e carica](/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2024/06/curium_satellite_during_illumination_and_charge_testing/26170675-2-eng-GB/Curium_Satellite_during_illumination_and_charge_testing_article.jpg)
Curium One è un CubeSat a 12 unità (12U) progettato e prodotto dall'azienda berlinese Planetary Transportation Systems (PTS – in precedenza Part-Time Scientists) in collaborazione con la Libre Space Foundation di Atene. Insieme alle dodici unità, troviamo una serie di obiettivi per il primo volo di Ariane 6.
Uno di questi obiettivi è di sostenere le comunità dei CubeSat e dei radioamatori attraverso il test e lo sviluppo di hardware e software open source, contribuendo a migliorare l'infrastruttura di comunicazione globale e le opportunità educative nel campo della tecnologia spaziale. La missione utilizzerà la rete di stazioni terrestri SatNOGS, composta da più di 200 stazioni in tutto il mondo, aperta a chiunque e con tutti i risultati pubblici e i dati liberamente distribuiti con licenza Creative Commons.
![La scheda SatNOGS-COMMS della Libre Space Foundation sarà testata a bordo del CubeSat Curium One di Planetary Transportation Systems](/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2024/06/the_libre_space_foundation_s_satnogs-comms_board_will_be_verified_onboard_planetary_transportation_systems_curium_one_cubesat/26170534-2-eng-GB/The_Libre_Space_Foundation_s_SatNOGS-COMMS_board_will_be_verified_onboard_Planetary_Transportation_Systems_Curium_One_CubeSat_article.jpg)
Uno dei principali obiettivi tecnici della missione è la prima dimostrazione in orbita del ricetrasmettitore radio all'avanguardia 'SatNOGS-COMMS' in collaborazione con la Libre Space Foundation, un'organizzazione greca senza scopo di lucro, anch'essa pioniera delle tecnologie open-source nello spazio.
SatNOGS-COMMS è un ricetrasmettitore radio ad altissima frequenza (UHF) e in banda S – un dispositivo di comunicazione che può sia trasmettere sia ricevere onde radio utilizzando un'antenna "a tornello". È open source, e completamente compatibile con la rete SatNOGS.
![L'assemblaggio meticoloso del modello di volo di Curium One](/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2024/06/careful_assembly_of_curium_one_flight_model/26170628-2-eng-GB/Careful_assembly_of_Curium_One_flight_model_article.jpg)
La verifica del ricetrasmettitore fornirà informazioni importanti per la prossima missione PHASMA della Libre Space Foundation. Per la Planetary Transportation Systems, Curium One fornirà la prima verifica in orbita del loro design satellitare da utilizzare nelle future missioni già pianificate, dando un ulteriore slancio allo sviluppo spaziale di PTS in tutti i suoi progetti.
"Facendo progredire la tecnologia satellitare open source e l'attività radioamatoriale, Curium One migliorerà le infrastrutture di comunicazione in tutto il mondo e fornirà opportunità educative nel settore della tecnologia spaziale," spiega Manolis Surligas, sviluppatore software della Libre Space Foundation.
Poiché il software e l'hardware di Curium One sono quasi interamente open source, studenti e radioamatori hanno organizzato e già partecipato attivamente allo sviluppo del satellite, ottenendo diversi riconoscimenti accademici per il loro lavoro.
"Il nostro obiettivo è rendere la tecnologia spaziale più accessibile e conveniente e siamo orgogliosi di convalidare il design di Curium One sul nuovo razzo europeo per carichi pesanti, dimostrando la flessibilità di Ariane 6 e la sua capacità di dispiegare un'ampia gamma di piccole missioni satellitari. Siamo estremamente felici di partecipare e assistere a questo lancio storico," continua Jakob Mayer, responsabile meccanico del team di sviluppo.
Dalle celle solari al silicio a basso costo, all'uso di componenti di serie, allo sviluppo open source e ai tempi di realizzazione straordinariamente rapidi di sette mesi, Curium One rappresenta un passo importante verso l'obiettivo finale di PTS: rendere la tecnologia spaziale più accessibile e conveniente, con applicazioni dirette in missioni future già pianificate.
![Manolis Surligas, Manthos Papamatthaioumanthos e Paul Kötter dopo l’integrazione di Curium One al CSG](/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2024/06/manolis_surligas_manthos_papamatthaioumanthos_and_paul_koetter_after_the_integration_of_curium_one_at_the_guiana_space_centre/26170487-6-eng-GB/Manolis_Surligas_Manthos_Papamatthaioumanthos_and_Paul_Koetter_after_the_integration_of_Curium_One_at_the_Guiana_Space_Centre_article.jpg)
"Lavorare con i team incredibilmente esperti di Arianespace, di ArianeGroup e dell'ESA prima e durante le attività di integrazione di maggio è stata un'esperienza davvero straordinaria per noi. Siamo felici e molto, molto grati all'ESA e ad Ariane di poter assistere e partecipare a questa speciale campagna di lancio di Ariane 6," conclude Paul Kötter, Project Manager dello sviluppo di Curium One.