Il lancio di Ariane 6: CURIE, il radio detective della NASA
Il nuovissimo razzo europeo sarà presto lanciato nello spazio, portando con sé molte missioni spaziali, ognuna con un obiettivo unico, una specifica destinazione e un proprio team a casa, a fare il tifo. Con il lancio di nuovi satelliti per osservare e studiare la Terra, per scrutare lo spazio profondo o per testare importanti nuove tecnologie in orbita, il primo volo di Ariane 6 mostrerà la versatilità e la flessibilità di questo imponente lanciatore per carichi pesanti.
Continuate a leggere per scoprire tutto su CURIE, e poi vedrete chi altro vola per primo.
![La scienza del meteo spaziale](/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2018/11/the_science_of_space_weather/17890059-1-eng-GB/The_science_of_space_weather_article.jpg)
CURIE, il CUbesat Radio Interferometry Experiment della NASA, è uno dei payload che verranno lanciati durante il primo volo di Ariane 6. CURIE misurerà le onde radio provenienti dal Sole e da altre sorgenti radio nel cielo. Tali onde devono essere misurate nello spazio, perché vengono assorbite dalla ionosfera terrestre – una regione che si estende da 30 a 600 miglia sopra la superficie terrestre composta da gas ionizzati (carichi) e creata quando la radiazione solare interagisce con l'atmosfera superiore.
![Rendering di CURIE in volo](/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2024/04/curie_rendition_in_flight/26009033-1-eng-GB/CURIE_rendition_in_flight_article.png)
CURIE è composto da due veicoli spaziali che verranno lanciati insieme come un unico veicolo, per poi separarsi in due in orbita. Grazie ai loro punti di osservazione diversi, i satelliti CURIE A e B permetteranno di misurare le stesse onde radio da due luoghi contemporaneamente. Utilizzando la tecnica della "analisi interferometrica" radio, è possibile ricostruire l'origine delle onde radio rilevate.
Il principale obiettivo scientifico per CURIE è quello di utilizzare la "interferometria" radio per studiare le emissioni di lampi radio da eruzioni solari, come i brillamenti e le emissioni di massa coronale nell'eliosfera interna. Questi eventi influenzano il tempo meteorologico spaziale, la cui influenza si fa sentire sulla Terra e su altri pianeti quando si verificano, aumentando l'attività aurorale e gli effetti geomagnetici.
![29 novembre 2020, esplusione di massa coronale](/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2020/12/29_november_2020_coronal_mass_ejection/22353110-1-eng-GB/29_November_2020_coronal_mass_ejection_article.gif)
CURIE sarà in grado di determinare la posizione e le dimensioni delle regioni sorgenti di lampi radio e di tracciare il loro movimento verso l'esterno del Sole.
A lungo tempo si è immaginato un osservatorio così di interferometria radio spaziale, in orbita intorno alla Terra o alla Luna, o sulla faccia nascosta della Luna. CURIE sarà la prima missione nel suo genere a misurare dallo spazio le onde radio nell'intervallo di frequenze compreso tra 0,1 e 19 MHz. Servirà come piattaforma sperimentale e da apripista per lo sviluppo di nuove tecniche di osservazione radio spaziali importanti per la nostra comprensione dell'ambiente meteorologico spaziale eliosferico e dell'impatto del Sole sui pianeti del Sistema Solare.
Oltre ai suoi importanti obiettivi scientifici, CURIE dimostrerà anche che il concetto di un interferometro spaziale dedicato può essere realizzato utilizzando dei CubeSat relativamente economici.
![Separazione del fairing di Ariane 6](/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2024/03/ariane_6_first_flight_fairing_separation/26005584-4-eng-GB/Ariane_6_first_flight_fairing_separation_article.jpg)
Il lancio di Ariane 6 è previsto per giugno-luglio 2024. Segue l'enorme successo di Ariane 5, il principale razzo europeo per oltre un quarto di secolo, che ha volato 117 volte tra il 1996 e il 2023 dallo spazioporto europeo nella Guyana francese.
Ariane 6 è stato progettato per tutti i possibili futuri. La sua caratteristica principale è la massima versatilità. Può portare qualsiasi satellite o payload in qualsiasi orbita. Ciò è reso possibile grazie al nuovo motore Vinci riavviabile che alimenterà più volte lo stadio superiore di Ariane 6, fermandosi e ripartendo per portare ciascuna missione in qualsiasi orbita. Risparmierà abbastanza carburante per una combustione finale per deorbitare e rientrare in sicurezza attraverso l'atmosfera terrestre, o riorbitare in una vicina "orbita cimitero."
![CURIE in camera pulita](/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2024/04/curie_in_cleanroom/26009174-2-eng-GB/CURIE_in_cleanroom_article.jpg)
CURIE sarà lanciato in un'orbita circolare vicino alla Terra, a un'altitudine di 580 km sopra la superficie terrestre e al di fuori della ionosfera radio assorbente del nostro pianeta.
"Quando ci è stato messo a disposizione un posto sul primo volo di Ariane 6, il team di CURIE era molto entusiasta. È un evento così importante nel mondo della navigazione e dell'esplorazione spaziale," racconta David Sundkvist, Principal Investigator della missione.
"Per un team che sta sviluppando un nuovo concetto – un interferometro radio satellitare che vola in formazione – il lancio sul volo inaugurale del nuovo razzo europeo è il sogno di ogni sviluppatore di satelliti che si avvera."