Immagine EO della Settimana: Ghiacciaio Jakobshavn, Groenlandia
Queste immagini estive ottenute dalle missioni Copernicus Sentinel-2 e Sentinel-1 mostrano diverse vedute satellitari della costa occidentale della Groenlandia.
L'immagine ottica di Sentinel-2, sulla sinistra, acquisita il 5 agosto 2024, evidenzia l'imboccatura dell'Ilulissat Icefjord, chiaramente visibile in bianco. Questo fiordo ospita il ghiacciaio Jakobshavn, conosciuto come Sermeq Kujalleq in groenlandese, uno dei ghiacciai più veloci e più attivi del mondo.
Il ghiacciaio Jakobshavn drena approssimativamente il 6,5% della calotta glaciale della Groenlandia e produce circa il 10% dei suoi iceberg. Molti di questi iceberg sono così grandi da arenarsi nelle zone meno profonde del fiordo, dove rimangono per anni fino a quando non si sciolgono abbastanza da frantumarsi e disperdersi.
Diversi iceberg in questa immagine appaiono come punti bianchi sparsi nel fiordo, punteggiando le acque della Baia di Disko come stelle nel cielo notturno. Questi imponenti iceberg, alcuni dei quali raggiungono altezze di 100 metri sopra il livello dell'acqua, nascondono porzioni ancora più grandi sotto la superficie. Le loro forme, dimensioni e colori variano notevolmente. Nonostante il loro aspetto, alcuni degli iceberg più grandi qui raffigurati hanno un perimetro di 2 km.
Appena a nord dell'imboccatura del fiordo si trova la piccola città di Ilulissat, con il suo aeroporto visibile in marrone chiaro più a nord. Ilulissat, che significa 'iceberg' in groenlandese, è una destinazione popolare per i turisti che vengono a vedere i giganteschi iceberg che passano vicino al porto.
L'immagine radar a destra, acquisita da Copernicus Sentinel-1 il 3 agosto 2024, mostra le posizioni dei giganteschi iceberg due giorni prima dell'acquisizione di Sentinel-2. Confrontando queste due immagini è possibile seguire il movimento degli iceberg. Tale movimento dipende da vari fattori, tra cui dimensioni, profondità del mare, correnti e venti. In questa regione gli iceberg tipicamente vanno alla deriva in direzione nord, verso Ilulissat.
Le missioni radar come Sentinel-1 sono particolarmente utili per monitorare il ghiaccio marino, le calotte glaciali e gli iceberg alla deriva, specialmente nelle regioni polari. A differenza dell’imaging ottico, il radar può acquisire immagini in qualsiasi condizione atmosferica, sia di giorno che di notte.
Il 5 dicembre, Sentinel-1C, il terzo satellite Sentinel-1 di Copernicus, è stato lanciato dallo spazioporto europeo nella Guyana francese. Insieme al satellite della stessa famiglia - Sentinel-1A - già in orbita, Sentinel-1C riporterà la missione alla sua piena operatività come costellazione di due satelliti, continuando a supportare una vasta gamma di applicazioni come la gestione ambientale, la risposta ai disastri e la ricerca sui cambiamenti climatici.
In collaborazione con Rivista Geomedia.