| Monitoraggio dei vulcani
Monitoraggio terrestre Le autorità locali collocano gli osservatori e i centri di ricerca di vulcanologia su numerosi vulcani attivi per il monitoraggio dei parametri geofisici e geochimici che sappiamo essere soggetti a variazioni prima di un'eruzione vulcanica. Le tecniche seguenti sono utilizzate per il monitoraggio terrestre dei vulcani:
- Monitoraggio sismico
- Stazioni di Permanent Global Navigation Satellite Systems (GNSS)
- Geodimetri automatizzati
- Radar Doppler
- Monitoraggio gas
- Analisi geochimica della lava e dei sublimati
Webcams
Le videocamere possono essere collocate sul terreno per il monitoraggio dei vulcani. Alcune trasmettono le riprese sul Web, come ad esempio il sistema USGS - Volcano Hazards.
Tecniche di rilevamento remoto I satelliti aiutano a monitorare lo stato dei vulcani. I vulcani possono essere chiaramente identificati sulla superficie della Terra. Rilasciano gas e particelle nell'atmosfera, sono caldi, sono soggetti a cambiamenti della topografia e nella copertura del suolo, subiscono deformazioni prima e durante le eruzioni e infine mostrano segni precursori (a differenza dei terremoti). Spesso l'attività vulcanica è abbinata a processi sismici (terremoti e tsunami) o geomorfologici (smottamenti, colate di fango). I seguenti fenomeni possono essere osservati mediante il rilevamento remoto satellitare:
- Pennacchi vulcanici
- Anomalie termiche
- Flussi di lava
- Topografia
- Modifiche della copertura del suolo
- Deformazione
Rilevamento remoto dei pennacchi vulcanici
Motivi: sicurezza traffico aereo, impatto climatico, osservazione dell'attività eruttiva
- Satelliti: NOAA (AVHRR), Meteosat (Seviri), Terra/Aqua (MODIS, ASTER), Landsat, SPOT ecc.
- Risoluzione spaziale richiesta: >1 km
- Risoluzione temporale richiesta: da real-time ad alcuni giorni
- Informazioni: dispersione del pennacchio (vento), altezza del pennacchio, SO2, temperatura del pennacchio
Osservazione delle anomalie termiche
Motivi: rilevamento dei punti caldi nei vulcani remoti, monitoraggio delle colate laviche, studio del raffreddamento dei flussi di lava, monitoraggio dei duomi di lava
- Satelliti: Terra/Acqua (MODIS), NOAA (AVHRR), ASTER, Landsat
- Risoluzione spaziale richiesta: da 1km a 1m
- Risoluzione temporale richiesta: da real-time ad alcune settimane
- Informazioni: rilevamento punti caldi
Rilevamento lava Motivi: analisi dei tipi di terreno interessati, valutazione dell’eventuale rischio per la popolazione o le infrastrutture, rilevamento della lava e studio del suo cambiamento nel tempo
- Satelliti: strumenti ottici (Landsat, SPOT, ASTER) , immagini radar e sistemi radar coerenti
- Risoluzione spaziale richiesta: da 5m a 50 m
- Risoluzione temporale richiesta: da settimane a anni
- Informazioni: rilevamento lava e classificazione dell'età della lava
Topografia e cambiamenti della copertura del suolo Motivi: lava e depositi piroclastici modificano la superficie, mappatura 3D dei cambiamenti per valutare i rischi di movimento e monitorare il recupero di un'area e la ricrescita della vegetazione dopo un'eruzione
- Satelliti: satelliti stereottici ad alta risoluzione, immagini aeree, LIDAR
- Risoluzione spaziale richiesta: 1 m
- Risoluzione temporale richiesta: da ore a anni
- Informazioni: modelli digitali del terreno (DEM) ad alta risoluzione
Monitoraggio delle deformazioni Motivi: monitoraggio a medio termine (inflazioni, deflazioni, incremento dell’attività vulcanica), monitoraggio a breve termine (intrusione di fessure e dicchi, monitoraggio delle faglie attive, monitoraggio della subsidenza delle colate di lava, sorveglianza delle aree instabili)
- Satelliti: coppie di immagini interferometriche di satelliti radar (Envisat, ERS, ALOS, TerraSAR-X, JERS)
- Risoluzione spaziale richiesta: da 1 m a 50 m
- Risoluzione temporale richiesta: da real-time ad alcuni mesi
- Informazioni: precursori di eruzione
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