Page123

Shanghai - La crescita è straordinaria nella megalopoli da 20 milioni di persone

Shanghai

"Lo sviluppo che ha dato a Shanghai una crescita economica dell’11,8% lo scorso anno continuerà, ma una maggiore attenzione sarà rivolta all’ambiente."

Jiao Yang, portavoce del governo di Shanghai, dà grossa importanza all’ambiente e accoglie JP Explorer nell’edificio governativo nel cuore della città, in cui vivono quasi 20 milioni di persone.

"Non acconsentiremo mai a progetti di sviluppo economico dannosi per l’ambiente. Respingeremo ogni progetto che possa sembrare ragionevole per vari aspetti, ma che sia potenzialmente inquinante per l’ambiente e che potrebbe causare gli scarichi di grosse quantità di gas serra. In futuro lo sviluppo di Shanghai sarà maggiormente incentrato sulla qualità sia per la vita delle persone che per la natura", sottolinea Jiao Yang.

Suona come una dichiarazione politicamente corretta in un paese governato negli ultimi 50 anni con polso ferreo dal regime comunista. Ma i tempi sono cambiati anche per Shanghai.

È quasi simbolico che questa colta, ben preparata e professionale portavoce del governo, abbia tra le mani un'agenda rossa con il logo della Coca-Cola, mentre spiega lo sviluppo futuro di una delle più grandi città del mondo. La sua presentazione è quasi più caratterizzata dall’ideologia borghese sul liberalismo e sulle buone opportunità per l’industria di quanto potrebbe essere un governo europeo di destra.
 
 
Inquinamento stradale

Suona però leggermente vacuo parlare di sviluppo sostenibile in una città in cui spesso si respira con difficoltà a causa dell’inquinamento derivante dal traffico. Le intenzioni tuttavia sono buone anche nei confronti del problema traffico.

"Probabilmente pensate che il traffico sia un po’ caotico, ma riusciremo a controllare anche questo, anche se ci vorrà una decina di anni", dichiara Jiao Yang.

E lo sforzo di creare una città verde è visibile ovunque. Alberi, siepi e fiori sono stati piantati anche sulle superstrade che attraversano la città. Quando i bulldozer arrivano in un’area cittadina e demoliscono gli edifici fanno spazio per una fila di nuovi grattacieli ma anche per nuove ampie piazze e parchi. Nei piani del governo il 10 percento della città di Shanghai sarà costituito da aree verdi.

Purtroppo Jiao Yang non può fornire numeri precisi dell’aumento degli scarichi del gas serra CO2 a Shanghai negli ultimi anni. Probabilmente perché il numero è elevato. La maggior parte delle abitazioni e degli edifici di Shanghai sono ora dotati di aria condizionata e il numero delle automobili si è ingigantito.

D’altra parte la portavoce del governo locale dichiara che l’ambiente è stato tenuto in considerazione la scorsa estate quando l’erogazione di energia elettrica è stata sull’orlo di un blackout a causa di un’ondata di caldo.

"Quando abbiamo avuto problemi a soddisfare la domanda di elettricità, abbiamo deciso di chiudere subito le fabbriche che scaricavano le quantità più alte di zolfo e altri gas inquinanti."

Jiao Yang ammette tuttavia che l’inquinamento nel momento di straordinaria crescita è stato, e spesso è ancora, un problema serio. Per molti giorni la qualità dell’aria non soddisfa i requisiti del governo e questo perché lo smog lascia il segno sulla città sotto forma di foschia. Il governo pertanto ha introdotto misure rigide di controllo della qualità dell’aria.

"Allo stesso tempo abbiamo fatto molto per migliorare l’inquinamento dei fiumi. Abbiamo ad esempio impiegato 10 anni e somme ingenti per pulire il fiume Suchou, devastato dall’inquinamento. Oggi nel fiume si può addirittura pescare e le abitazioni lungo le rive sono diventate tra le più quotate della città", spiega Jiao Yang.

Il tre per cento del budget di Shanghai viene usato per l’ambiente.

La visione della crescita è dominante. La portavoce ci dice con orgoglio che il tasso di crescita economica nella megalopoli è stato superiore al 10% negli ultimi 12 anni. Durante questo periodo oltre 30.000 società estere hanno investito a Shanghai, e nell’ultimo anno queste hanno investito più di 40 miliardi di Euro. Inoltre quasi tutte le famiglie ora hanno l’accesso a Internet.
 
 

	Nuovi grattacieli a Shanghai

50 università

In realtà, la ricetta per la crescita e il successo di Shanghai è molto simile a quella di paesi come la Danimarca. Shanghai punta sull’istruzione. La città dispone già di 50 università e il sistema educativo è in grado di fornire istruzione a tutti. Contemporaneamente Shanghai ha un grande interesse per il settore dei servizi, a spese della produzione industriale più inquinante.

Le autorità vogliono ridurre il rigido controllo centrale e rendere più aperto il sistema.

"Stiamo cercando di limitare il nostro potere e di concedere maggior potere ai privati e ad altre autorità, mantenendo per noi un ruolo di consulenza e supervisione dello sviluppo. Lo scorso anno abbiamo eliminato oltre un migliaio di norme burocratiche e requisiti di approvazione", afferma Jiao Yang.

A Shanghai abbiamo seguito il modello occidentale e abbiamo introdotto dei portavoce per il governo che assicurino una maggiore trasparenza per il pubblico sulle questioni governative.

"Inoltre renderemo accessibili al pubblico i siti Web governativi. Nei prossimi mesi 15 ministeri apriranno i loro siti Web per consentire ai cittadini di ottenere informazioni", ha dichiarato la portavoce.

Shanghai è una tra le città cinesi che mostra la maggiore crescita. Ora il governo cinese a Pechino ha deciso che la crescita dovrà diffondersi anche al resto dell’enorme paese. Shanghai è chiamata a dare il suo contributo per aiutare alcune regioni povere della Cina a raggiungere lo stesso grado di sviluppo. Shanghai ha ora la responsabilità di aiutare il Tibet, Sichuan, Yunnan e Xinjiang.

"È a questo scopo che abbiamo creato un dipartimento dedicato alla distribuzione di denaro e merci. Questo dipartimento aiuterà a costruire scuole e ospedali, mentre noi istruiremo le persone o invieremo loro insegnanti. Inoltre mandiamo in quelle regioni il personale delle nostre aziende perché possa condividere le proprie conoscenze tecnologiche", racconta Jiao Yang.
 
 

Page123